Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Travolte da un gommone sulla pista di Sappada: chiedono 50 mila euro
Quel gommone, lanciato a tutta velocità, avrebbe dovuto fermarsi, o perlomeno rallentare, su un telo steso al termine della pista. Peccato però che quel telo, nella tesi d’accusa, non ci fosse, perché raggomitolato in parte. Ed è per questo che ora due donne veneziane, che erano in vacanza a Sappada con le figlie e che le avevano portate al parco Neveland, ora chiedono 50 mila euro di danni alla «Campetti Sappada 2010 Srl» (peraltro in liquidazione) per essere state travolte da quel gommone, procurandosi lesioni a un ginocchio, una, e al collo, l’altra.
L’episodio risale al 13 marzo 2016. Le due donne avevano portato le figlie sulla neve e avevano deciso di farle divertire un po’ con le discese sulla pista dei gommoni. Ma quando le bambine avevano iniziato la discesa, avevano visto che una coppia di persone adulte si era subito lanciata dietro di loro. Temendo uno scontro, si erano subito spinte di corsa verso le figlie, per portarle immediatamente al sicuro una volta arrivate, ma il gommone le aveva «falciate» entrambe, costringendole ad andare in ospedale a Pieve di Cadore. Le donne, a questo punto, viste le lesioni subite, si sono rivolte all’avvocato mestrino Giorgio Caldera, che prima ha chiesto i danni alla società, quindi ha firmato l’atto di citazione davanti al tribunale di Belluno, quantificando un risarcimento di 25 mila euro per l’una e circa altrettante per l’altra, tra danno biologico e spese mediche. (a. zo.)