Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Vicenzaoro, gennaio segna il tutto esaurito
La prima fiera dell’oro del 2018 è già ora da tutto esaurito, con una crescita degli spazi netti venduti del 10%. Vicenzaoro January è alle porte e in Ieg, il gruppo fieristico Rimini-Vicenza, c’è ottimismo: nel quartiere espositivo vicentino dal 19 al 24 gennaio gli spazi sono tutti venduti, per un’area complessiva di oltre 25 mila metri quadrati.
«Ci saranno più di 1500 marchi rappresentati – spiega Matteo Marzotto, vicepresidente di Italian Exhibition Group – cresce l’internazionalità, visto che per il 40% dei brand si tratta di aziende straniere e abbiamo un totale di operatori di 130 nazioni che incrociano domanda e offerta durante i giorni di fiera». La nuova edizione del salone vicentino è stata presentata ieri a Milano da Marzotto, affiancato dal direttore generale Corrado Facco, presenti anche il presidente dell’Ice, Michele Scannavini, la presidente di Federorafi Ivana Ciabatti, Gaetano Cavalieri della Confederazione mondiale della gioielleria e la docente Alba Cappellieri del Politecnico di Milano. Per Marzotto «il 2017 per Ieg è stato un anno molto positivo», con il consolidamento di Vicenzaoro come «sistema» integrato anche dall’attività a Dubai e dallo stretto legame posto in essere con la Fiera di Arezzo. Secondo il vicepresidente si è concretizzata «una filiera del gioiello Made in Italy riconosciuta come interlocutore unico e capace a livello internazionale. Cresciamo anche grazie all’aggregazione con Arezzo». Il riferimento va al complesso delle attività del «Sistema Vicenzaoro», dieci saloni di cui cinque sono manifestazioni estere: oltre ai tradizionali appuntamenti vicentini vanno contati infatti anche i saloni di Arezzo - OroArezzo e GoldItaly – in aggiunta a Vod Dubai International Jewellery Show e all’organizzazione della presenza italiana a Las Vegas, Mumbai e Hong Kong. Circa 96mila, nel complesso, i visitatori registrati nell’ultimo anno, con 4.500 aziende espositrici, di cui un terzo straniere.
Ma tornando alla prossima Vicenzaoro, l’altro elemento forte è la crescita del 10% dei brand della fascia del lusso, ospitati al padiglione 7. C’è un incremento di espositori anche al salone T-Gold: nell’esposizione dedicata a tecnologie e macchinari per la produzione di gioielli le aziende sono 161 – da 16 Paesi e in particolare da Germania, Usa e Italia – in crescita del 20% rispetto all’edizione di inizio 2017.
Marzotto specifica che Vicenzaoro ha investito in tema di «ospitalità dei buyers», e «crediamo di aver fatto un buon lavoro con il format The Boutique Show. Con il concetto del contenitore, bello e ricco a livello qualitativo, ma anche ricco di contenuti, Vicenzaoro è stato il salone ad aver innovato di più». Nei sei giorni di gennaio di fatto l’esposizione è stata organizzata come una «città del gioiello», con sei differenti distretti tematici. L’obiettivo è collegare meglio i visitatori-acquirenti con gli espositori, nei sei quartieri Icon, Look, Creation, Expression, Essence, Evolution. Nell’area Icon, in particolare, torna «The design room», spazio dedicato a 12 brand indipendenti e innovativi da tutto il mondo: presenti designer da Brasile, Italia, Francia, Cina, Turchia, Spagna, Emirati e Singapore. Il filo conduttore di questa edizione sarà «Visio.Next», focus interamente dedicato al futuro che enfatizzerà la multicanalità della distribuzione e le relazioni con i nuovi consumatori.