Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il pm Nalin: «Io, innocente» Il pg: fuori ruolo
Il Pg della Cassazione ha chiesto di sospendere dalle funzioni e dallo stipendio e di collocare fuori ruolo il pm di Rovigo Davide Nalin, coinvolto nello scandalo sexy dei corsi per magistrate. Lui si è difeso: «Innocente».
Ieri la Sezione disciplinare del Csm si è riservata la decisione sulla richiesta del Pg della Cassazione, Pasquale Ciccolo, di sospendere dalle funzioni e dallo stipendio (e di collocare fuori ruolo) il pm di Rovigo Davide Nalin. Si tratta del 38enne padovano considerato uno stretto collaboratore del consigliere di Stato Francesco Bellomo, nella Scuola di formazione giuridica «Diritto e scienza» finita al centro di un sexgate.
Bellomo avrebbe obbligato le allieve della scuola di formazione per magistrati a presentarsi ai corsi in minigonna, tacchi a spillo e trucco marcato, pretendendo per contratto che non fossero sposate. All’udienza di ieri era presente Nalin, che con una dichiarazione spontanea ha rivendicato la propria innocenza. Il Pg della Cassazione gli contesta di aver fatto da «mediatore» tra Bellomo e una studentessa, legata a quest’ultimo da una relazione, per procurare «indebiti vantaggi di carattere sessuale» al consigliere di Stato. Il tutto facendo leva sulla sua autorevolezza di magistrato. Nalin avrebbe prospettato alla giovane che, se non avesse dato seguito alle richieste di Bellomo - come quella di mandargli una foto intima o di definire il periodo in cui passare insieme le ferie estive - avrebbe commesso reati che le avrebbero impedito di partecipare al concorso in magistratura. Condotte che sono particolarmente gravi per il Pg, anche considerato «il clima di soggezione psicologica» subito dalle studentesse «per la sottoposizione a continue vessazioni anche di carattere sessuale», e «lo stravagante se non aberrante regolamento di cui Nalin era a conoscenza». Sul caso indagherebbe anche la procura di Bari oltre quella di Piacenza.