Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Smart city e la scommessa dei negozi
Dodici isole digitali tra Venezia e Mestre. Arrivano le telecamere «intelligenti»
Una Smart City al centro di Mestre e dodici isole digitali sparse tra Venezia (sette) e Mestre (5) con Wi Fi a banda larghissima gratuito per chi si regista, panchine intelligenti per navigare e ricaricare lo smartphone o il tablet, totem per interrogare la città sui eventi e servizi, telecamere intelligenti che riconoscono i movimenti inconsulti di una rapina, un attentato, un malore e comunicano con le centrali operative, bici elettriche in bike sharing. Prima ancora di aver aperto M9 già si allarga con isole tecnologiche alla Marittima, all’aeroporto, a San Basilio, a Forte Marghera e Santa Maria Elisabetta al Lido, nelle stazioni ferroviarie di Mestre e Venezia, nei pressi della Biennale a Rialto e alle e Gallerie dell’Accademia. Ieri l’amministratore delegato di Polymnia Valerio Zingarelli ha raccontato che M9 è sopratutto un progetto di Smart City di rigenerazione urbana. E che se il centro di Mestre sarà il fulcro di una «piccola città intelligente» ideata da Fondazione di Venezia e Polymnia con, appunto una serie di telecamere, totem, banda larghissima e caratteristiche tecnologiche per portare il centro della terraferma al livello delle ambizioni internazionali del progetto M9, lo sguardo si è già allungato al resto del territorio e grazie alla collaborazione col sindaco Luigi Brugnaro, col presidente dell’Autorità portuale Pino Musolino e con l’aeroporto
Zingarelli Abbiamo talmente tanti contenuti che l’allestimento cambierà ogni sei o dodici mesi
Marco Polo per collocare dei pezzetti di Smart City M9 in tutto il comune per attirare turisti, crocieristi e dare un servizio a chi si muove attraverso i grandi hub.
La vera scommessa sarà il centro commerciale innovativo che dal vecchio Borgo delle Monache di via Poerio a tutti gli spazi non espositivi, sarà il cuore commerciale dell’operazione. Niente supermercati, assicura Zingarelli. Vetro, legno, travi a vista ma sopratutto, niente magazzino. Vestiti e scarpe si provano con gli specchi magici, stoffa e pellami si toccano dal vivo e solo dopo si ordina. Gli spazi sono a disposizione di chi è discosto a scommettere in una formula nuova, il cross-over tra e-commerce e negozio tradizionale Ci sono grandi marchi in fila ma al momento nessuno contratto chiuso. (mo. zi.)