Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
San Marco come la metro di Londra: negozi e musei «aperti» a non vedenti con la app
I negozi e i caffè storici, i musei e le mostre di Piazza San Marco accessibili anche ai non vedenti.
Quella fatta ieri è la prima sperimentazione in Italia, realizzata grazie all’utilizzo di una app e della più moderna tecnologia digitale: Venezia è la prima città coinvolta nel progetto con un percorso che riguarda l’area Marciana – dal Caffè Todaro all’ingresso del Museo Correr – ma l’idea è quella di estendere l’anno prossimo il percorso facilitato anche all’area commerciale di Mestre, nell’ottica di rendere la città metropolitana più «smart» e accessibile. Questo il meccanismo di funzionamento: nell’area interessata – in questo caso i portici di Piazza San Marco, ma la app è stata già provata con successo in due stazioni metro di Londra e in un centro commerciale di Barcellona – viene posizionata una rete di sensori, chiamati «beacon»fari, che guidano, attraverso dei segnali in «bluetooth» captati dagli smartphone, i non vedenti attraverso messaggi vocali. Non solo evidenziando gli ostacoli rigidi che la persona può incontrare lungo la sua strada, ma anche dando informazioni di varia natura sui negozi e i musei lungo il percorso. «Questo per me è l’aspetto più interessante, non solo l’orientamento, ma anche la possibilità di avere un’informazione interattiva con il territorio», commenta Alessandro Trovato, presidente dell’Associazione dei Ciechi e Ipovedenti che ieri ha preso parte all’iniziativa insieme ad altri tre volontari non vedenti. La sperimentazione avviata ieri a San Marco, è parte del progetto Vate (Virtual Accessibility Turism Evolution) finanziato dalla Regione con contributi europei; è stata resa possibile dalla collaborazione di vari soggetti pubblici e privati, tra cui l’Unione italiana ciechi ed ipovedenti, l’Associazione Piazza San Marco e la start-up A4Smart. (s.c.)
Test Messaggi vocali inviati attraverso il bluetooth ai cellulari per un percorso in autonomia