Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia, pari amaro con parapiglia Tacopina: «Aggrediti, è disgustoso»
Il post-partita a Foggia: «Scibilia spinto e insultato, così è finito una fila sotto: mi sono frapposto senza schiaffi». La replica: «Niente rissa, solo euforia: caduta accidentale»
Arrabbiato, anzi, di più: infuriato. Joe Tacopina ha un diavolo per capello per quanto accaduto a Foggia, in una serata che avrebbe potuto essere trionfale e che, al contrario, si è trasformata in una sorta di incubo.
In vantaggio per 2-0 a un minuto dalla fine, il Venezia si è fatto raggiungere sul 2-2 al 95’. E, come se non bastasse, la rissa nel dopopartita e che lo ha coinvolto assieme al patron pugliese Franco Sannella e al direttore generale Dante Scibilia, lo ha fatto ulteriormente innervosire anche per la ricostruzione degli eventi a suo dire errata. Tacopina parla dall’aeroporto di Bari al telefono e quasi urla per la rabbia, segnale che non gli è ancora passata, anzi: «Innanzitutto vorrei dire — tuona — che negli otto anni in cui sono stato in Italia mai mi era capitata una cosa come quella di ieri. Queste sono cose che fanno male al calcio. Nel momento in cui il Foggia ha segnato il gol del 2-2 il patron Sannella, che è quattro volte più grosso di Dante Scibilia, ha attaccato il nostro direttore insultandolo, colpendolo alle spalle e spingendolo una fila più sotto di quella in cui era seduto. Dante è caduto e si è fatto male a una spalla, soccorso dal nostro medico sociale. Una cosa disgustosa, a cui è seguito l’intervento di altri “animali”, perché di tali si tratta, che hanno tentato di colpire a terra Dante. A quel punto mi sono frapposto reagendo a quell’aggressione ma non ho schiaffeggiato nessuno. Non ho mai schiaffeggiato nessuno e non l’ho fatto neppure questa volta. E mentre venivo trattenuto dagli steward sono pure stato colpito con un calcio da Sannella...».
Poi, lentamente, la situazione è tornata alla normalità e nel dopopartita sono arrivate le scuse del Foggia. «Negli spogliatoi sono stato raggiunto dal presidente del Foggia, Adolfo Lucio Fares, che si è scusato per l’accaduto. Ho accettato le scuse ma gli ho anche detto che una cosa del genere e cioè che un dirigente colpisca un altro dirigente, a Venezia non avrei mai permesso che accadesse. In mattinata ho ricevuto anche la telefonata di scuse della Lega di serie B. Adesso valuteremo il da farsi, esamineremo le possibilità e agiremo di conseguenza. Una cosa del genere non è ammissibile che accada».
La versione del Foggia riferisce di un contatto accidentale e non volontario che avrebbe provocato la caduta di Scibilia. «Troppa gioia ma niente rissa. Il Foggia Calcio — si legge — smentisce le notizie di stampa che parlano di rissa a fine gara tra il patron del Foggia Calcio, Franco Sannella, e il Presidente veneziano Joe Tacopina. L’euforia rossonera al gol del pareggio di Deli, ha creato una gran confusione in Tribuna d’onore che ha provocato una caduta accidentale, ma nessuna rissa tra i dirigenti delle due società. La società Foggia Calcio ribadisce la propria stima, amicizia e simpatia nei confronti del Venezia, del suo allenatore, della società e dei suoi tifosi». Sul campo Tacopina non ha mandato giù, tuttavia, l’atteggiamento della squadra, che si è fatta rimontare nel finale di gara. «Non è un problema tecnico — ringhia — ma di mentalità. Abbiamo ottenuto quattro punti in cinque partite e questo proprio non va bene. Dobbiamo cambiare in fretta, così non va». L’impressione è che adesso dovrà essere bravo Filippo Inzaghi a stimolare il suo gruppo nel modo giusto. Perché una serata come quella di Foggia rischia di restare scolpita nella testa e di trascinare al ribasso pericolosamente tutto.
Dopo le scintille Negli spogliatoi sono arrivate le scuse del presidente rossonero, accettate da Tacopina