Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Mestre ancora ko e Zironelli si sfoga: «Critiche ingiuste»

- D. C.

La sconfitta sul campo, certo, ma soprattutt­o il durissimo sfogo di Mauro Zironelli nel dopo partita. Mestre-SudTirol, che scava la prima buca in cui gli arancioner­i cadono nel corso della stagione, porta con sé solo amarezze. L’1-0 firmato Costantino al 9’ della ripresa, i mugugni dei tifosi a fine partita più per la difficoltà a seguire la squadra al Mecchia che contro i giocatori. Fatto sta che l’allenatore non gradisce e in conferenza stampa esplode.

«Ho sentito critiche ingenerose — tuona — e credo facciano parte di altre cose che siamo stanchi di sentire. Forse non ricordano che anche noi facciamo chilometri per andare a Portogruar­o, siamo l’unica squadra in Italia che ha vinto un campionato giocato tutto in trasferta. E’ ora di finirla con questa storia, non è colpa nostra se ci è stato tolto il Baracca. Non mollo di un centimetro: smettiamol­a con il Baracca, prendeteve­la con chi non ci ha fatto entrare al Baracca e non con noi... Non toccate sul piano dell’impegno i miei giocatori, che guadagnano poco più di un operaio, mi dispiace che alla prima difficoltà ci siano queste cose. Sono veramente dispiaciut­o. Sappiamo che non ce l’hanno con noi, è una cosa politica e basta. Dobbiamo pensare soltanto a salvarci, chi pensava di vincere il campionato è fuori strada, non è sempre festa qui. Finiamola col Baracca, è un alibi che ci portiamo avanti e che ci danneggia». Un malumore che, evidenteme­nte, covava sotto la cenere e che il momento difficile ha contribuit­o a far emergere.

Sul campo il Mestre fatica a segnare e anche a tirare in porta, cosa mai accaduta prima. L’occasione più clamorosa capita al 44’ a Spagnoli, che sbaglia l’1-0 da due passi sprecando l’invito di Beccaro. In apertura di ripresa Neto Pereira tenta il jolly ma Offredi dice no, poi al 9’ ecco la rete bolzanina. Lancio di Tait per Costantino, che controlla in maniera perfetta e batte Favaro. La reazione del Mestre è quasi inesistent­e, alla fine è 1-0. Quanto basta per mandare di traverso la domenica a tutto l’ambiente.

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