Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Stazioni, forti e tribunale: arrivano 38 milioni
Saranno rifatte le stazioni ferrovia di Porto Marghera, di San Donà e Portogruaro. Ma anche quelle di Meolo, Ceggia, Fossalta di Piave e San Stino di Livenza e ci saranno cantieri per migliorare la mobilità sostenibile, con una nuova pista ciclabile, alla stazione di Mira-Mirano. Ora è ufficiale: alla Città metropolitana arriveranno 38 milioni di euro da Roma per il Piano periferie. Ieri, a Palazzo Chigi, sono state firmate le convenzioni con gli enti, in tutto, i progetti presentati sono venti per un valore di 53 milioni di euro, 15 dei quali provengono dai privati. Un esempio? A Marghera, parte dei lavori propedeutici al rifacimento della stazione di fronte al Vega sono già partiti, Rfi ha iniziato le opere che porteranno un nuovo sottopasso dotato di ascensori, rastrelliere per le biciclette e una rampa accessibile a tutti. Sarà anche rifatta la stazione vera e propria (a luglio la Soprintendenza ha chiesto che fosse cambiato il progetto): «La copertura sarà trasparente in modo da impattare meno con il territorio», ha spiegato ieri il dirigente di Ca’ Corner Andrea Menin all’incontro sul Piano periferie organizzato al Centro Candiani dalla Lista Boraso. «Questi bandi permettono investimenti importanti di lotta al degrado nella nostra città — ha detto l’assessore alla Mobilità Renato Boraso — senza quei fondi difficilmente potremmo portarli avanti». A Venezia arrivano soldi anche per completare la riqualifica-zione dell’ex Casinò del Lido, per la Cittadella della giustizia in piazzale Roma (richiesti direttamente dal Comune e non attraverso la Città metropolitana) e per quattro forti del campo trincerato. A distanza, ieri, ha commentato l’esito dell’operazione «periferie» anche l’onorevole Andrea Causin presidente della commissione parlamentare che ha effettuato sopralluoghi in ogni angolo d’Italia, compresa la terraferma veneziana, per verificare i reali bisogni dei quartieri più difficili. «È necessario un intervento statale programmato con un piano decennale per le periferie», ha detto. Soddisfatto della convenzione, il Pd Andrea Ferrazzi: «Il Piano periferie è il più grande investimento per le città nella storia del nostro paese». L’idea di puntare tutto sulla mobilità nasce dalla speranza di vedere ultimata la metropolitana di superficie, ossia il collegamento ferroviario che dovrebbe facilitare gli spostamenti nel Veneto orientale, atteso da anni e non ancora ultimato. I cantieri non escludono nemmeno Mestre e Venezia, 600 mila euro serviranno per potenziale le celle G5 nelle due stazioni.