Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Villaggio Laguna isolato Settecento firme e un sit-in per riavere gli autobus
Tutti seduti in piazzale Zendrini per protesta. Ieri erano in sessanta. Anziani e disabili. Chi in carrozzina, chi sorretto da un bastone. Tutti con un cartello: «Vergogna». Una piccola avanguardia dei 700 firmatari che da mesi accusano l’amministrazione di essere stati ignorati. In rappresentanza del Villaggio Laguna, un quartiere popolare di 4mila anime che si affaccia alla barena, alle porte di Campalto, questi anziani chiedono che siano ripristinate due linee d’autobus soppresse a gennaio. Una portava all’ospedale dell’Angelo, l’altra alla stazione di Mestre, dalla quale potevano facilmente raggiungere il distretto sanitario di via Cappuccina (capolinea del 9). Linee ritenute indispensabili per un quartiere a così alta percentuale di anziani e malati. «Siamo rimasti isolati dalle corse e ignorati dal Comune» protestavano ieri mattina al freddo. Con loro i consiglieri comunali Elena La Rocca, dei cinque stelle, Monica Sambo, del Pd, e i consiglieri di municipalità di Favaro Alessandro Baglioni e Claudio Giubbilo. «Dopo mesi - accusa Baglioni - non hanno nemmeno ricevuto risposta dal sindaco, nonostante fosse obbligato a farlo dopo 30 giorni». Il consiglio comunale aveva fatto un anno fa delle proposte: rivedere collegamenti notturni quasi vuoti, diminuire la frequenza dei tram serali. «Tutto per ottenere le risorse necessarie - ricorda Sambo - ma è ancora tutto fermo». Basterebbero, fanno sapere i residenti, due linee la mattina e al pomeriggio. «Vorremmo che Actv — dice La Rocca — valutasse corse ridotte o l’utilizzo di mezzi diversi come mini bus, taxi, servizi a chiamata. Questo quartiere sta diventando una polveriera». (gi.bu.)