Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Passa il bilancio, sindaco all’attacco «Sconfitto il partito dei rancorosi»
Brugnaro contro i grillini: «Non votateli, tutti ma non loro». Offese ai consiglieri
«Abbiamo lavorato per VENEZIA notti intere, parlato con Roma e combattuto tutti, visto che avevamo contro comitati, maestre, municipalità, sindacati e precari. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, abbiamo sconfitto il partito dei rancorosi: i conti sono migliorati, il debito è stato ridotto e la città ha riacquistato credibilità, la stessa che ci ha permesso di domandare risorse al governo».
Così il sindaco Luigi Brugnaro ha chiuso ieri la lunga discussione sul bilancio, prima del voto. La maggioranza plaude e ringrazia, l’opposizione contesta la «mancanza di coraggio» e vota contro, ma ieri sera, poco dopo le 18, il bilancio di previsione 2018 del Comune passa (23 i sì, 9 i no) e il consiglio si dedica agli auguri di Natale.
Ma prima del brindisi sono «volati gli stracci». Già gli interventi dei consiglieri Nicola Pellicani (Pd) e Davide Scano (M5s) avevano sollevato critiche sulla gestione economica della giunta. «Il bilancio è positivo, ma manca di coraggio. Non si vede una reale programmazione ad ampio respiro, non c’è prospettiva – ha detto il dem – Non si è voluto mettere mano alle soglie Ipab, rimaste come le aveva fissate la gestione commissariale, e per la manutenzione immobiliare sono stati destinati solo 1,7 milioni; si parla di cultura, ma siamo passati da Vasco Rossi a Red Ronnie. La partita a questo punto inizia l’anno prossimo». Preoccupato dalla residenzialità anche il pentastellato, che contesta il modo in cui è stato applicato il Patto per Venezia: «La passerella ciclabile di San Giuliano non risponde a nessuna necessità, ma varrà quasi 4 milioni; 9 milioni invece sono stati destinati ai grandi eventi e anche questi poco c’entrano con le finalità del Patto». Ma il vero scontro si è avuto quando Elena La Rocca (M5s), ha dato voce ai quasi settecento firmatari del villaggio laguna, che chiedono una linea autobus per l’ospedale: «I prossimi saranno i residenti della Giudecca, che dovremmo andare a prendere in barca uno alla volta? - ha replicato Brugnaro, attaccando con forza i grillini – Illudete gli elettori, date ragione a tutti, mettete la bandiera su ogni protesta, ma senza le competenze. Non avete piani, non avete idee. Scano non ha mai fatto una proposta ricevibile, non ha mai indicato dove trovare le risorse per finanziare i suoi progetti, credo sia il caso più grave a cui ho assistito in due anni e mezzo». Feroce la critica al partito fondato da Beppe Grillo: «Lo dico anche ai miei amici, non votateli — ha gridato - tutti ma non loro». E’ stato un fiume in piena Brugnaro, senza esclusione di colpi. Contro l’ex fucsia passato al Gruppo misto Ottavio Serena: «C’è chi ha preso i voti con me e poi viene a insegnarci come governare; ma dov’è il maresciallo oggi? Dev’essere già in vacanza»; contro la pd Monica Sambo che lo aveva richiamato al protocollo del consiglio: «Sambo è il nulla, non ha nessuna proposta e quindi per avere visibilità si attacca a tutto».
Proprio dalla giovane consigliera democratica è arrivata la proposta per aumentare i finanziamenti per la rete idranti in centro storico, approvata come mozione dopo il voto sul bilancio (3 milioni contro il milione e mezzo previsto inizialmente). «Abbiamo chiuso il buco del Lido a costo zero, stiamo rifacendo le procuratie e i giardinetti reali sempre senza un’euro. Facile? Eppure nessuno l’aveva fatto – ha concluso il sindaco – Abbiamo modificato gli orari del tram per renderlo davvero utile, adesso abbiamo stanziato 600 mila euro per la torre della Cita. È la differenza tra chi è rancoroso e chi orgoglioso: io faccio parte del secondo gruppo, e anche con il mio caratteraccio i risultati li porto a casa».