Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Reyer, mercato anti-crisi
Basket, dopo i 6 ko di fila la società cerca un’ala forte o un centro Dolori anche in regia, Green ha deluso. De Raffaele: riflettiamo
«Riflettere» è la parola d’ordine in questo momentono dell’Umana Reyer. Dopo la sconfitta con l’Aek Atene il saldo negativo è arrivato a quota sei, con tre ko consecutivi in campionato e altrettanti in Champions League. E non ci sono segnali di miglioramento all’orizzonte, anzi. Mentre le prime sconfitte erano arrivate solo nei minuti, se non addirittura nei secondi finali, adesso la Reyer è incappata in vere e proprie batoste, vedi il -28 di Brescia e il -20 di mercoledì con l’Aek.
«Dobbiamo riflettere e capire la nostra situazione per uscire con il lavoro da questo brutto periodo» conferma coach Walter De Raffaele.
I problemi della squadra sono insorti a partire dagli infortuni di Michael Jenkins e Michael Bramos, ma l’innesto di Marques Green per colmare un deficit in cabina di regia per il momento si è rivelato insufficiente. Di fatto c’è il solo Marquez Haynes a gestire il gioco (De Nicolao è finito in fondo alle rotazioni) e questo finisce per limitare le sue qualità realizzative. Invece l’assenza di Bramos si sente soprattutto in difesa, dove mancano dei veri e propri «specialisti».
La società fa quadrato, confermando la fiducia allo staff tecnico, anche perché si tratta di quello stesso che solo pochi mesi fa vinceva uno storico scudetto. Ma qualche correttivo andrà preso.
Intanto è improbabile che Green venga confermato fino a fine stagione: il suo contratto scade il 31 dicembre e si sta ragionando sulla sua uscita. Il giocatore ha bisogno di totalizzare cinque partite giocate per ottenere il visto ed essere tesserato altrove, dunque potrebbe prolungare solo di un altro paio di settimane.
Il «radar» della società sarebbe adesso rivolto verso il mercato dei lunghi, alla ricerca di un’ala forte o di un centro atletico, con l’obiettivo di aumentare l’impatto a rimbalzo. Questo perché il pacchetto-lunghi si sta rivelando troppo leggero, con il solo Watt a presidiare l’area, mentre Orelik si è rivelato un grande tiratore dalla lunga distanza, ma un non altrettanto formidabile difensore. Biligha è in crescita, ma sconta ancora le «fatiche» dell’estate in Nazionale e deve comunque maturare.
Si spera invece di recuperare Bramos per la partita del 26 dicembre con Sassari, anche se nessuno intende affrettare i tempi, considerando anche la ricaduta a cui è andato incontro Jenkins. Il giocatore era finalmente rientrato, dopo l’infortunio muscolare, ma martedì durante la rifinitura ha avvertito un dolore alla coscia destra e si è fermato. Oggi gli esami per valutare l’entità dell’infortunio.
La Reyer sta soffrendo la fisicità e l’aggressività degli avversari. Soprattutto nel momento in cui iniziano a calare le percentuali del tiro da tre che è il marchio di fabbrica di questa squadra.
«Con l’Aek — ricorda De Raffaele — abbiamo disputato un terzo periodo terribile, soffrendo l’aggressività dei nostri avversari e purtroppo non è la prima volta. È un problema su cui dobbiamo continuare a lavorare e imparare».