Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia orfano della vittoria Superpippo, ira Falzerano: con lui in campo vincevamo
Un pareggio che non piace e che non è stato ben accolto. A Venezia ci si interroga su una vittoria che non arriva più perché c’è sempre qualcosa che gira male. A Foggia un gol forse irregolare, gli errori sottoporta, un finale da censura e la rimonta dei Satanelli da 0-2 a 2-2. Con la Cremonese un’espulsione evitabile sul più bello e tanti rimpianti.
Insomma, se la classifica rimane più che discreta anche dopo i risultati di ieri (il Venezia è ancora in zona playoff della Serie B), è innegabile che la frenata delle ultime settimane abbia raffreddato gli entusiasmi. La rabbia di Filippo Inzaghi nel dopopartita contro Marcello Falzerano (nella foto), riuscito a rovinare due partite eccellenti con due sciocchezze: un palo colpito a un metro dalla porta allo «Zaccheria» per troppa sufficienza; un cartellino rosso per proteste mercoledì.
«Non gli ho parlato dopo il fischio finale — ha detto Superpippo — Ero troppo arrabbiato e, se ha sbagliato, pagherà. In undici contro undici probabilmente avremmo vinto la partita». Parole inequivocabili. Di solito, poi, Inzaghi difende sempre a spada tratta i propri giocatori, per cui stavolta deve aver percepito qualcosa che non va. Rabbia che coinvolge anche una gestione delle gare da parte del giocatore che ultimamente lascia a desiderare e che probabilmente sta penalizzando la squadra.
Il sorriso, invece, è quello di Stefano Moreo, a segno mercoledì al «Penzo» e parso nuovamente in forma dopo un periodo di lieve appannamento. «Da sei partite non vinciamo — sospira Moreo — Non siamo abituati a questo. La reazione dopo lo svantaggio è ormai è nel nostro Dna, si è verificato tante volte l’anno scorso e quest’anno. Dopo un gol preso cambiamo totalmente atteggiamento. Potevamo anche “rischiare” di portare a casa questa partita, se non fossimo rimasti in dieci. Ma siamo stati anche fortunati, loro hanno preso un palo. A Pescara giovedì sarà dura, giocheremo contro un avversario di alto livello e su un campo fra i più duri della categoria».