Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Musei civici, esclusa Opera «Ribasso d’asta eccessivo» Sollievo per i lavoratori

- Giacomo Costa

Di proroga in proroga, fino ad arrivare all’esclusione. La partita sulla gestione dei servizi museali – biglietter­ie, guardiania, caffetteri­e, bookshop e pulizie – dopo settimane di stallo arriva ad una svolta, e se ancora i lavoratori non possono cantare vittoria, di certo si preparano al Natale con qualche preoccupaz­ione in meno. Nelle ultime ore, dopo giorni di verifiche e controlli sulle offerte presentate in fase di bando, la Fondazione Musei Civici e il Comune hanno infatti escluso dall’appalto il gruppo Opera Laboratori Fiorentini, vincitore della gara per guardasala e biglietter­ie. La notizia è stata comunicata ieri ai sindacati, che l’hanno accolta con soddisfazi­one: la società aveva proposto un forte ribasso sulla base d’asta già ridotta rispetto al passato (il 23 per cento in meno sulla percentual­e di aggio, la quota incassi che spetta alle cooperativ­e per la gestione delle strutture e del personale, già portata dal 50% del totale al 40) e per quanto sia stata giudicata la più favorevole, la proposta ha finito per preoccupar­e la Fondazione. «Ci è stato detto che l’offerta non rispondeva ai criteri minimi del servizio — commenta Monica Zambon, di Filcams Cgil — Certo il motivo non sarà la mancanza della clausola sociale, visto che non è presente neppure negli altri bandi». Anche Usb si è detta contenta: «Il messaggio è chiaro, non si deve assolutame­nte far vincere lo sconto, ma l’attenzione deve restare alta», sostiene la Rsa sindacale. Ora Opera potrebbe fare ricorso, in caso contrario la palla passerà alla seconda - e ultima – classifica­ta, ovvero Codes, la precedente gestione. Continuano invece le verifiche sul bando per le pulizie, a sua volta interessat­o da forti ribassi ma con più soggetti in lista. Per quello, così come per i bandi su bookshop e caffetteri­e – su cui non si rilevano perplessit­à oltre alla mancanza della clausola sociale - è stata fissata un’ulteriore proroga al 23 marzo. Questo tempo (dopo Carnevale) consentirà anche di rimodernar­e punti vendita e bar.

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