Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Musei civici, esclusa Opera «Ribasso d’asta eccessivo» Sollievo per i lavoratori
Di proroga in proroga, fino ad arrivare all’esclusione. La partita sulla gestione dei servizi museali – biglietterie, guardiania, caffetterie, bookshop e pulizie – dopo settimane di stallo arriva ad una svolta, e se ancora i lavoratori non possono cantare vittoria, di certo si preparano al Natale con qualche preoccupazione in meno. Nelle ultime ore, dopo giorni di verifiche e controlli sulle offerte presentate in fase di bando, la Fondazione Musei Civici e il Comune hanno infatti escluso dall’appalto il gruppo Opera Laboratori Fiorentini, vincitore della gara per guardasala e biglietterie. La notizia è stata comunicata ieri ai sindacati, che l’hanno accolta con soddisfazione: la società aveva proposto un forte ribasso sulla base d’asta già ridotta rispetto al passato (il 23 per cento in meno sulla percentuale di aggio, la quota incassi che spetta alle cooperative per la gestione delle strutture e del personale, già portata dal 50% del totale al 40) e per quanto sia stata giudicata la più favorevole, la proposta ha finito per preoccupare la Fondazione. «Ci è stato detto che l’offerta non rispondeva ai criteri minimi del servizio — commenta Monica Zambon, di Filcams Cgil — Certo il motivo non sarà la mancanza della clausola sociale, visto che non è presente neppure negli altri bandi». Anche Usb si è detta contenta: «Il messaggio è chiaro, non si deve assolutamente far vincere lo sconto, ma l’attenzione deve restare alta», sostiene la Rsa sindacale. Ora Opera potrebbe fare ricorso, in caso contrario la palla passerà alla seconda - e ultima – classificata, ovvero Codes, la precedente gestione. Continuano invece le verifiche sul bando per le pulizie, a sua volta interessato da forti ribassi ma con più soggetti in lista. Per quello, così come per i bandi su bookshop e caffetterie – su cui non si rilevano perplessità oltre alla mancanza della clausola sociale - è stata fissata un’ulteriore proroga al 23 marzo. Questo tempo (dopo Carnevale) consentirà anche di rimodernare punti vendita e bar.