Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Trafficant­i condannati Avvocato a giudizio

- (a. zo.)

Due dei presunti capi sono stati condannati con pene «da omicidio», visto lo sconto di un terzo per la scelta del rito abbreviato: 20 anni per Giovanni Deuscit, milanese, e 16 per il chioggiott­o Giuliano Boscolo Meneguolo. Il fratello Armando Boscolo Meneguolo, già legato alla mala del Brenta, è stato invece rinviato a giudizio per gran parte degli episodi di traffico di droga al 19 aprile, quando era già in programma il processo per associazio­ne a delinquere dedita al narcotraff­ico. Si è chiuso ieri il maxiproces­so dell’operazione «Apocalisse» del Gico della Finanza di Venezia e Trieste, coordinato dal pm Lucia D’Alessandro . Il gup Alberto Scaramuzza ha dato condanne pesanti, ma ha anche scagionato alcuni imputati, sulla falsariga dell’interpreta­zione del gip Roberto Marchiori, che a marzo aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare con 55 capi d’imputazion­e. Nel processo le imputazion­i sono più che raddoppiat­e, ma l’impianto è rimasto simile. A parte i tre «boss», le pene principali sono stati 6 anni per Davide Laserra, 5 anni per Luca Zennaro, il «pentito» che ha dato una svolta all’indagine, per Alì Ben Mohamed Ahmed, che aveva collaborat­o con gli inquirenti, e per Daniel Boscolo Meneguolo (figlio di Giuliano), 4 anni e mezzo per William D’Alessandro e Sergio Gramegna e infine 4 anni e 2 mesi per Angelo Mannu. Tra coloro che aveva scelto il rito abbreviato sono stati invece assolti con formula piena Romea Boscolo Bielo (moglie di Giuliano Boscolo), per la quale il pm aveva chiesto una pena di 10 anni, Pasquale Creuso, Yassine Dendoune e Francesca Zanni. Tra gli 11 rinviati a giudizio, oltre ad Armando Boscolo, anche l’avvocato Giacomo Gamba, che era accusato di favoreggia­mento in quanto ex difensore di Zennaro, per aver cercato di non farlo collaborar­e con il pm (è stato invece assolto dall’accusa di intralcio alla giustizia), Alessandro Pellegrini (già condannato in passato per un tentato omicidio a Venezia), Diego Boscolo Meneguolo e Lorenzo Dei Meneghetti, per il quale però sono cadute molte accuse, mentre la sorella Michela è stata prosciolta. Hanno patteggiat­o Francesco Capacchion­e e Salvatore Santobuono (5 anni in continuazi­one con condanne precedenti) e Federico Zennaro, figlio di Luca (11 mesi).

Patteggiam­enti e condanne anche per l’operazione «Margot» per spaccio in barca: la pena più pesante l’ha presa il presunto capo, Aymen Rhaiem con 5 anni, 7 mesi e 10 giorni.

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