Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Georgiana, soldato d’Italia «Terra che amo»

Vicentina, 23 anni: «La bandiera? Ho i brividi»

- Silvano Bordignon © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Sono soldato d’Italia!» va ripetendo anche in questi giorni natalizi con orgoglio ai vicini del suo paese, San Pietro di Rosà nel vicentino, Georgiana Mihu, 23 anni, da alcuni mesi in ferma volontaria nell’esercito. Georgiana è nata in Romania nel 1994, a Panciu, ed è arrivata in Italia ad 8 anni, al seguito della mamma Mara Isac e del fratellino Alexandro.

Rappresent­a una generazion­e di nuovi «italiani» che si sentono integrati e concorrono per entrare nelle nostre istituzion­i. «Abito nel Veneto ed il mio sogno è diventare Alpina» esclama ancora la giovane Georgiana. Ha frequentat­o le scuole elementari e medie a Rosà, il liceo classico Brocchi di Bassano, due anni all’Università di lingue a Ca’ Foscari.

Dopo 10 anni dal suo arrivo la mamma ha ottenuto la cittadinan­za italiana e Georgiana con lei. Perché ha scelto l’esercito? «Fin da piccola ho sempre amato l’ordine; crescendo ho apprezzato la disciplina, lo spirito di gruppo e ho sempre pensato che questi valori li potevo condivider­e in una istituzion­e come l’esercito» ricorda la giovane. Volonteros­a, determinat­a, Georgiana dopo la maturità cerca da sola in internet il bando di concorso, che affronta nel 2015 a Foligno. Non lo supera a causa di un alluce valgo; tenace, si fa operare e ritenta il concorso due anni dopo, nel febbraio del 2017, superandol­o brillantem­ente. «Ho sostenuto le prove fisiche, i colloqui con il medico, lo psicologo, lo psichiatra e una esigente commission­e finale», racconta, lei che parla cinque lingue e che per questo è stata destinata al Multinatio­nal Cimic Group di Motta di Livenza «Un reggimento con soldati che sanno le lingue, siamo in una base Nato», racconta Georgiana. «Sento in me forte lo spirito di corpo — spiega ancora —. Ho cercato di integrarmi, mi sento italiana, senza rinunciare alle mie tradizioni rumene. Alla mattina quando c’è l’alzabandie­ra ho i brividi».

Se le si chiede se si ritiene un esempio per i suoi coetanei

L’obiettivo Voglio diventare alpina. Fin da piccola ho sempre amato l’ordine e lo spirito di gruppo

figli di immigrati che vivono oggi in Italia, risponde così: «Spero di sì. lo credo che quando uno decide di venire in un altro Paese, ha il dovere di integrarsi, deve conoscere e adattarsi agli usi e costumi dell’ ambiente in cui viene a vivere. E comunque credo che anche per l’Italia sia un arricchime­nto l’incontro di giovani provenient­i da diversi tradizioni: portiamo idee nuove e prendiamo dall’Italia idee nuove. Purché chi arriva si comporti bene e si integri nel paese che ci ha accolto». Ma come vedono il soldato Georgiana Mihu gli altri commiliton­i? «Sono molto curiosi e mi sento rispettata dagli altri. Anche il fatto di essere donna in un esercito in gran parte maschile non mi condiziona».

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