Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Bonus anziani, per i 155 euro c’è tempo fino al 31 dicembre

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Pochi ne conoscono l’esistenza e richiedono il bonus di quasi 155 euro. Eppure, ai centomila pensionati veneti con redditi che superano, di poco, i 6.500 euro l’anno quei soldi sicurament­e farebbero comodo. La scadenza delle domande è vicina, dopo il 31 dicembre nessuno può richiedere il bonus e la Cgil lancia un appello a tutti i nonni della nostra regione che vivono con la pensione minima. «Invitiamo loro a rivolgersi agli operatori nelle sedi Cgil — l’appello di Elena Di Gregorio, segretaria di Spi Cgil —, loro controller­anno la documentaz­ione e verificher­anno se davvero ai pensionati spetti questo importo aggiuntivo e gli arretrati corrispond­enti». I 155 euro sono stati introdotti ancora nel 2001 e gli anziani che non li hanno mai ottenuti hanno diritto a ricevere anche quanto non erogato in passato. Se, ad esempio, una persona era già in pensione sedici anni fa e mai ha chiesto il bonus potrebbe ottenere quasi 2.500 euro in un’unica tranche. «Sono tanti i cosiddetti diritti inespressi — conclude Di Gregorio —, purtroppo si fa leva sull’ignoranza delle persone che disinforma­te non accedono a quanto, invece, spetterebb­e loro». Negli ultimi due anni, solo nel Veneziano, la Cgil ha recuperato oltre 2 milioni di euro di benefici non richiesti dai pensionati. Per avere il bonus bisogna avere una pensione che non superi i 6.534 euro, un reddito personale che non ecceda i 9.787 mentre quello di coppia deve essere inferiore ai 19.600. Gli aventi diritto sono 99.905, di cui 60 mila donne e la città con più pensioni minime è Verona (18.721), seguono Treviso (18.721), Venezia (17.663), Padova (17.663), Vicenza (17.648), Belluno (5.330) e Rovigo (4.562).

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