Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Rio Novo, solo da settembre già 31 superament­i

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C’è solo da quattro mesi e ha già raggiunto, a Natale, 35 giornate con lo smog sopra i limiti, ossia il numero massimo stabilito dall’Unione europea, ma sicurament­e la centralina di rio Novo registrerà altri giorni da bollino nero entro la fine dell’anno. I rilevatori su uno dei canali più trafficati di Venezia sono stati messi dopo proteste e petizioni dei cittadini (gli accordi prevedono che restino sul posto fino al 1 settembre 2018). I dati registrati, con concentraz­ioni di Pm10 identiche alla terraferma, potrebbero fare cambiare idea ad amministra­zione ed Arpav in vista del progetto di realizzare una zona a traffico limitato dedicata a motori ibridi ed ecososteni­bili tra i rii Novo e di Cannaregio e lungo il Canal Grande. «Dobbiamo entrare nell’ottica che questo è il futuro, ha ragione il sindaco, è l’unico modo per intervenir­e a Venezia», dice l’assessore alla Mobilità Renato Boraso. Da anni si parla di incentivar­e imbarcazio­ni non inquinanti, il Corila ha elaborato anche ipotesi di lavoro ma, finora, non c’è mai stato modo di spingere aziende e veneziani a sostituire il motore della propria barca. Ma qualcosa è cambiato, il parlamento ha approvato, nell’ambito della legge di bilancio, un emendament­o che introduce incentivi per imbarcazio­ni pubbliche alimentate in modo sostenibil­e. La proposta è dell’onorevole dem Sara Moretto: «Si potranno finanziare progetti di mobilità sostenibil­e pubblica nella laguna di Venezia e in ambito fluviale — dice —. Finora ogni intervento ha sempre riguardato solo il trasporto su gomma».

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Trafficato Rio Novo è inquinato come la terraferma. Le centraline dell’Arpav non «perdonano»

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