Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Incendiata auto dei vigili urbani Il sospetto sui pusher della droga Agostini: «Non ci spaventiamo» MESTRE
Prima una zampa di cane legata al cancello del parco Bissuola, poi lo striscio sulla fiancata di uno dei mezzi. Adesso un’auto data alle fiamme. Ha tutta l’aria di essere un’intimidazione l’incendio che la mattina di Natale ha distrutto un mezzo della polizia locale nel parcheggio interno degli uffici di Favaro. Ad accorgersi che l’auto stava andando in fiamme sono stati gli stessi agenti pochi minuti dopo le 11. Non si tratta di una macchina datata, perciò si tende ad escludere un corto circuito. I vigili del fuoco, arrivati pochi minuti dopo aver ricevuto la segnalazione, hanno lavorato a lungo per spegnere il rogo. Subito dopo sono cominciati i rilievi per individuare la causa dell’incendio che, stando ai riscontri del primo sopralluogo, sarebbe partito dal motore. Le indagini sono in mano alla polizia. Ma il comandante della polizia municipale, Marco Agostini, non crede affatto che si sia trattato di un incidente. «Un mese e mezzo fa avevamo trovato una strisciata sulla fiancata di un veicolo fatta con delle chiavi, ma il mezzo era parcheggiato in un luogo pubblico – dice - Stavolta stiamo parlando di un’area chiusa e di un episodio accaduto alle 11 del mattino». Ai vigili ieri è arrivata la solidarietà della giunta e dei sindacati. «E’ un danno non solo per la collettività, ma per la polizia locale stessa se sarà accertata l’origine dolosa del gesto – dice la Fp Cgil di Venezia Esprimiamo totale solidarietà a tutti gli agenti che ogni giorno offrono il proprio servizio alla città senza lasciarsi intimidire e con il massimo impegno nonostante tutte le tensioni e i problemi che in questi anni sta vivendo questo delicato settore del pubblico impiego». Intimidazioni che nell’ultimo periodo non sono mancate. Qualche tempo fa è stata trovata la zampa di un cane appesa all’ingresso del parco Albanese. Una minaccia, con ogni probabilità, da parte degli spacciatori contro Luna e Kuma, i due cani antidroga della polizia municipale che in quest’ultimo anno ha potenziato i controlli nelle aree di smercio. Solo nel 2017 ne sono stati sequestrati 30 chili e tra le ipotesi sull’incendio della mattina di Natale c’è proprio la possibilità che possa trattarsi di una ritorsione da parte di qualche pusher. «E’ un atto intimidatorio ma noi non ci spaventiamo perché ci bruciano un’auto – conclude il comandante Agostini - Siamo consapevoli che con il nostro lavoro diamo fastidio e questa è la migliore prova dell’efficacia del nostro servizio, dispiace che accadano cose così qui».