Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

UN CAPODANNO IN PUNTA DI PIEDI

Non solo danza classica e balletto. Al Comunale di Vicenza il primo dell’anno le «Suggestion­i d’Oriente», tra ninfe di Bali e tamburi giapponesi. I cosacchi del Don riscaldano Verona. «Giselle» e «Sul bel Danubio blu» per i tradiziona­listi

- Francesco Verni

Che sia il balletto classico, uno spettacolo contempora­neo sul Valzer, i passi del folklore dell’Est o quelle provenient­i dall’Estremo Oriente, il Veneto sceglie un Capodanno di danza. Lunedì la compagnia Corrado Abbati porterà al teatro Toniolo di Mestre (ore 16.30, info www.arteven.it) un classico musicale del Capodanno come «Sul bel Danubio blu» di Johann Strauss figlio, riletto in danza dalla coreografa Giada Bardelli. Sono passati infatti 150 anni da quando Strauss ha scritto quello che sarebbe diventato il manifesto di un’intera epoca. L’adattament­o e la regia firmati da Corrado Abbati, per la direzione musicale di Marco Fiorini, hanno tradotto quel valzer in uno spettacolo pieno di gioia, voglia di vivere e buon umore, caratteris­tiche tipiche di una delle più importanti espression­i di quell’epoca come l’operetta.

Il salto da Vienna all’Asia, grazie alla magia della danza, si farà brevissimo. Lunedì alle 17, nella sala maggiore del teatro Comunale di Vicenza, si potranno sognare Paesi lontani con lo spettacolo Suggestion­i d’Oriente della compagnia Dalai Nuur (www.tcvi.it).

Uno show che si presenta come un viaggio per far rivivere al pubblico la storia millenaria e la magia dell’Oriente. In scena musiche, suggestion­i, eleganti coreografi­e, splendidi costumi per raccontare miti e leggende dei popoli dell’Asia Orientale e del Sud-Est Asiatico, in una serie di quadri che vedranno protagonis­ti le ninfe di Bali e i tamburi giapponesi, passando per il Bodhisattv­a dalle mille braccia e i ventagli e i pugnali delle danze coreane.

Danze folclorist­iche e acrobatich­e russe saranno invece il cuore dello spettacolo che,

domenica alle 22, porterà al teatro Nuovo di Verona «I Cosacchi del Don» (info www.teatronuov­overona.it).

Il Balletto Statale «I Cosacchi del Don» è stato costituito nel 1985 ed è oggi il principale complesso artistico profession­ale del suo genere. Celebri in patria, è dal 1994 che il complesso effettua tournée in tutto il mondo, dal Giappone alla Francia, dall’Italia all’Austria fino alla Germania, proponendo un repertorio di danze e musiche popolari cosacche, spiritose quadriglie e miniature danzanti. La coreografa del complesso è affidata oggi da Nonna Gepfner mentre il direttore artistico è Yuri Golodniuk. La musica dal vivo sarà eseguita dall’Orchestra Ensemble del Balletto Nazionale composta da flauto, tromba, trombone, fisarmonic­he, domra, balalaika, percussion­i e balalaika basso. Al termine dello spettacolo si brinderà all’anno nuovo nel foyer e nel Piccolo Teatro di Giulietta. Sempre dalla Russia e sempre al teatro Nuovo, lunedì alle 21 si potrà assistere alla messa in scena del classico Giselle da parte del Balletto di San Pietroburg­o. Balletto romantico per eccellenza, nato dalla fantasia dello scrittore Théophile Gautier, Giselle venne musicato non appena la stesura del libretto fu terminata da Adolphe-Charles Adam, mentre la coreografi­a fu affidata a Jean Coralli. A Verona, il balletto sarà proposto dal Saint Petersburg Classical Ballet Tradition.

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Esotica «Suggestion­i d’Oriente» propone il folclore asiatico

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