Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

I vigili copiano Londra Bodycam sul petto

- di Silvia Madiotto

La telecamera non è TREVISO più solo quella ancorata a un lampione che domina la piazza, o all’incrocio fra due vicoli per un controllo capillare sulle strade del centro. Adesso è anche una BodyCam agganciata a un taschino sull’uniforme dei vigili di Treviso, collegata alla centrale operativa per registrare azioni o potenziali situazioni di pericolo e fornire informazio­ni, tutto in tempo reale. Il capoluogo della Marca diventa il primo in Veneto a testare una simile misura di sicurezza, in un progetto sperimenta­le che prende spunto dalle capitali europee. La telecamera, in poche parole, cammina fra la gente, raccoglie dettagli, si sofferma sui punti più nascosti e procede letteralme­nte a passo e ad altezza d’uomo.

Quindici BodyCam sono entrate a far parte della dotazione della polizia locale di Treviso, guidata dal comandante Maurizio Tondato, e rimarranno in città per sei mesi. Sono strumenti leggeri e pratici da applicare alla giacca e saranno segnalate da un adesivo, perché non si possano porre in alcun modo problemi legati alla privacy. Un’introduzio­ne come questa ha inevitabil­mente vantaggi e obiettivi multipli. Tutela non solo la cittadinan­za, monitorand­o i luoghi più sensibili, ma anche l’agente che in questo modo segnala la propria posizione e tutto ciò che succede attorno a lui, come aggression­i

Incidenti e aggression­i, i video in full hd potranno essere usati come prova

o inseguimen­ti: potrà chiedere eventuali rinforzi e avere fonte di prova in sede di giudizio, dato che i video saranno prodotti in formato forense. Le immagini acquisite saranno salvate per sette giorni direttamen­te su un cloud protetto in centrale.

Gli operatori di turno avranno un aiuto in più in caso di incidenti stradali, di manifestaz­ioni con elevata partecipaz­ione, di situazioni di quotidiana responsabi­lità o di emergenza, per arrivare ai casi più preoccupan­ti di pericolo pubblico o disastri ambientali: tutto sarà filmato e salvato in alta definizion­e. «È un ulteriore e importante strumento per garantire la sicurezza in centro e nei quartieri – ha commentato l’assessore alla sicurezza e vicesindac­o Roberto Grigoletto - per aumentare sempre di più la percezione di sicurezza dei nostri cittadini e degli stessi agenti della polizia locale, che potranno operare nell’esercizio delle proprie funzioni, scoraggiar­e condotte aggressive, tutelare i cittadini in modo poco invasivo e ad avere a disposizio­ne fonti di prova».

A Londra, la polizia inglese ne ha in dotazione 22 mila. Treviso, cuore della Marca, con i suoi 81 mila abitanti si mette al passo con le metropoli: le 15 BodyCam arrivate ieri potranno essere utilizzate anche sulle auto di servizio e si aggiungono alle 135 telecamere fisse già dislocate in tutta la città. «Sono di fatto un terzo occhio in dotazione alle forze dell’ordine - spiega Loris Angeloni, country manager della ditta Axon che ha fornito a Treviso i 15 apparati per il test -. La telecameri­na sarà in grado di registrare per 12 ore consecutiv­e le immagini in versione full hd. Solamente con un doppio click partirà la registrazi­one, che terrà conto anche dei due minuti precedenti».

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