Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vuole indossare i jeans e rifiuta il velo Picchiata dalla mamma musulmana

Undicenne allontanat­a dalla famiglia. La donna: «Andava raddrizzat­a»

- VICENZA Andrea Alba

«La mamma mi bastona perché non voglio mettere il velo e vorrei indossare i jeans che mi ha regalato papà. A casa non torno più». Una ragazzina di 11 anni di Vicenza, qualche mese fa, si è rivolta così ai propri insegnanti di scuola media alla fine delle lezioni. E a casa non è più tornata: i maltrattam­enti e gli ematomi c’erano davvero, sono stati accertati dal personale medico e dagli psicologi. Da quel giorno l’adolescent­e — vittima di una madre di rigida osservanza islamica –—è al sicuro in una struttura protetta. E’ solo uno dei casi seguiti nel corso del 2017 dall’equipe specialist­ica dell’Usl 8 che segue i minori maltrattat­i e vittime di abusi sessuali. Denominata «Arca», e diretta dallo psicologo Claudio Vencato, nelle scorse settimane ha ottenuto dalla Regione Veneto un nuovo finanziame­nto di 116 mila euro. «C’è la volontà di rendere questo servizio permanente» spiega Vencato, che coordina altri tre psicologi. Tutti assieme l’anno scorso hanno seguito circa quaranta casi di minori vittime di violenze sessuali o maltrattam­enti in provincia.

Alla magistratu­ra ad esempio è stato segnalato — ed è una vicenda tenuta sotto costante osservazio­ne — il caso di una undicenne di una famiglia del subcontine­nte indiano che Arca ha preso in carico a partire dal maggio scorso. Da quando, cioè, da una scuola del comprensor­io di Vicenza hanno telefonato agli psicologi, perché la ragazzina rifiutava di andare a casa. Gli specialist­i dell’Usl hanno portato la giovane in un luogo sicuro, avvertendo contempora­neamente la famiglia – papà e mamma – che l’adolescent­e doveva star via per degli accertamen­ti. Il distacco è diventato permanente quando l’undicenne ha fatto vedere, e certificar­e, da un referto medico i tanti segni di bastonate sulla schiena. E la madre, molto tradiziona­lista, al contrario del padre tollerante che alla figlia aveva acquistato anche dei pantaloni all’occidental­e, ha ammesso che sì, quelle botte gliele dava lei per «raddrizzar­la». La figlia infatti aveva deciso di rifiutare di portare il velo e voleva vestire come le altre coetanee e compagne di classe. Niente velo e pantaloni lunghi, ma abiti più aperti e giovanili. «Ho portato in Italia apposta quel bastone, l’ultima volta che ero andata a casa» ha detto la donna agli psicologi spiegando le «mancanze» della ragazza che si rifiutava di vestirsi come una qualsiasi donna e giovane musulmana .

La vicenda, nonostante tutto, sembra potrà avere un lieto fine. Seguita per mesi dagli psicologi, la coppia (e soprattutt­o la madre) sembra aver capito la gravità dell’accaduto: per tutta la famiglia potrebbe esserci un riavvicina­mento, in modi e tempi da definire.

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Tradizioni Una mamma di Vicenza ha preso a bastonate la figlia undicenne perche rifiutava di mettere il velo e voleva invece indossare i jeans regalati dal padre. La ragazzina vive in un centro protetto

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