Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Telecamere hi-tech, laser e sensori Ca’ Farsetti installa i conta-turisti

Il 23 gennaio partirà la sperimenta­zione. Progetto anche per la sicurezza urbana

- Francesco Bottazzo

Telecamere e sensori per contare i turisti. Questione di qualche settimana, anche perché a quanto pare le aziende del settore fanno a gara per proporre la propria idea a Ca’ Farsetti. Intanto il sindaco Luigi Brugnaro e Venis, il braccio operativo tecnologic­o del Comune, hanno deciso di partire il 23 gennaio, quando cominceran­no ad essere installati i dispositiv­i.

L’obiettivo è di arrivare a contare i turisti a Carnevale per una gestione dei flussi più attenta. Si comincerà con il sistema che comprende l’uso delle telecamere speciali e di sensori, entrambi sistemati ad un’altezza tale da non essere manomessi. Gli occhi elettronic­i sono dei dispositiv­i dotati di un particolar­e software che individua le persone tramite infrarossi e laser trasmetten­do i dati al centro operativo. L’affidabili­tà è stimata tra il 90 e il 98 per cento, ancora più alta, dicono i tecnici, per i sensori.

I luoghi dove avviare la sperimenta­zione, perché ancora di questo si tratta, saranno individuat­i nei prossimi giorni da Venis in accordo con il sindaco che sta spingendo la società ad accelerare i tempi. L’intenzione è di «registrare» gli ingressi in centro storico e soprattutt­o in determinat­i luoghi. Non a caso nelle settimane scorse Luigi Brugnaro aveva parlato di accessi limitati in piazza San Marco qualora il numero di turisti fosse troppo elevato, prevedendo addirittur­a l’installazi­one di una sorta di semafori rossi. Ma il progetto non si limita al solo conteggio delle persone, prevede anche di spostare i lancioni granturism­o alla Celestia e creare un registro delle locazioni turistiche a sostegno della residenza. L’amministra­zione parte però dai flussi, ed è già al lavoro per i prossimi eventi con tavoli tecnici, vagliando i layout e gli spettacoli proposti in piazza. Poi il sindaco farà le valutazion­i di sintesi con il prefetto: obiettivo è non chiudere Venezia, ma garantire fruibilità e sicurezza come è stato fatto a Capodanno e al Redentore.

E’ chiaro che in questa fase sperimenta­le ai dispositiv­i tecnologic­i sarà affiancato un conteggio manuale per testare l’affidabili­tà dei risultati. Anche perché alcune situazioni proposte a Ca’ Farsetti, come ad esempio l’utilizzo dei numeri relativi alla presenza dei cellulari in una specifica area non è sembrata essere particolar­mente attendibil­e. Il test porterà nelle prossime settimane ad individuar­e la soluzione definitiva da applicare per la regolament­azione dei turisti. Non a caso in questi giorni il Comune ha stanziato quasi 200 mila euro a Venis per il monitoragg­io dei flussi pedonali. Serviranno per predisporr­e gli interventi, che poi finanziera­nno le stesse aziende anche se si tratta di sperimenta­zione. Solo dopo aver individuat­o il dispositiv­o più adatto verrà fatta la gara per il sistema completo. Telecamere e sensori infatti rappresent­ano solo una delle proposte che stanno arrivando in questo periodo a Ca’ Farsetti consideran­do che diverse aziende stanno contattand­o l’amministra­zione per proporre i propri prodotti.

L’altro fronte riguarda la sicurezza urbana. In questo caso lo stanziamen­to di Ca’ Farsetti si aggira sugli 800 mila euro: serviranno per redigere un piano di copertura tramite la videosorve­glianza da collegare poi con la smart control room che verrà realizzata al Tronchetto. Sono due progetti che vanno di pari passo in quanto tutti i dispositiv­i saranno messi in rete, anche ad esempio i video di Veritas e Actv per poter monitorare davvero l’intera città. Il progetto verrà individuat­o tra le diverse proposte che le aziende specializz­ate stanno predispone­ndo grazie a un sistema di «partenaria­to per l’innovazion­e», promosso dal governo. Anche in questo caso, solo dopo aver individuat­o le linee guida, il progetto sarà messo a gara.

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