Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Niente deficit conto corrente in attivo dopo 20 anni
E’come se avessimo restituito il fido che ci aveva concesso la banca e fossimo anche riusciti a mettere da parte altri soldi. E’ quello che l’assessore al Bilancio Michele Zuin è riuscito a fare in poco più di due anni. A luglio del 2015 all’insediamento di Luigi Brugnaro a Ca’ Farsetti il Comune aveva solo un milione di liquidità con affidamenti di 139 su 140 complessivi, adesso non solo è stato ricostituito il «tesoretto» ma, per la prima volta dopo oltre vent’anni, è uscito dal deficit di cassa con un attivo di contro corrente, a fine giornata del 3 gennaio, di 14 milioni di euro. «E’ un risultato importante raggiunto con 4 anni di anticipo rispetto a un programma di miglioramento che avevamo sottoposto alla Corte dei Conti», dice Zuin. Da una parte il Comune ha recuperato crediti che vantava da tempo (come ad esempio i dieci milioni che doveva versare la Regione per i lavori già fatti e pagati da Ca’ Farsetti grazie all’anticipo di cassa, a Pellestrina), dall’altro ha efficientato i rapporti con le società partecipate (migliorando i tempi di riversamento delle entrate che spettano al Comune) permettendo così all’amministrazione di ridurre le richieste alla banca. Risultato: nel solo 2017 Venezia solo di interessi ha risparmiato un milione di euro, senza contare l’attivo del conto corrente. «Quando mi sono insediato c’è stato davvero il rischio di non riuscire a pagare gli stipendi di lì a pochi giorni, portare il Comune in default e la città si sarebbe bloccata — dice il sindaco — Da subito invece abbiamo avviato una serie di processi colti a ripristinare una situazione di normalità sul fronte della liquidità. I risultati raggiunti vanno al di là di ogni più rosea previsione». L’attivo di cassa poteva arrivare anche entro la fine del 2017 se non ci fosse stato il ritardo da parte dello Stato del trasferimento dei soldi incassati per conto del Comune a titolo di Imu e Tasi. Un aiuto invece è arrivato anche dalla riduzione dell’indebitamento passato dai quasi 800 milioni del 2014 ai 760 del 2016 con prospettiva di miglioramento anche per il 2017. «Va riconosciuta l’azione di stimolo effettuata sulla base dei rendiconti 2011, 2013 e 2014 dalla Corte dei Conti — aggiunge Zuin —con la quale assieme al segretario generale e ai tecnici comunali, ho avuto modo di confrontarmi periodicamente».