Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Rimane senza lavoro e tenta una rapina Solo denunciato il ladro disperato

- M. Cit.

Che quella tentata rapina SAN BIAGIO (TREVISO) fosse opera di un bandito maldestro, era apparso chiaro fin da subito. E, infatti, in pochi giorni, i carabinier­i sono riusciti a identifica­rlo scoprendo che, a tentare il colpo nell’ufficio postale di Fagarè, non era stato un profession­ista, ma un operaio disoccupat­o e pieno di debiti che, per disperazio­ne, si è reinventat­o rapinatore. Si tratta di un 52enne di Ponte di Piave che mai prima aveva avuto guai con la giustizia. E forse anche per questo, quando ha visto i carabinier­i alla sua porta, dopo un iniziale imbarazzo davanti alla compagna ignara di tutto, ha confessato e consegnato spontaneam­ente la pistola ad aria compressa e il passamonta­gna usati per il colpo. Per questo l’uomo è stato solo denunciato peri tentata rapina.

Per i carabinier­i di San Biagio di Callalta, non è stato neppure difficile identifica­rlo. Hanno solo dovuto controllar­e le immagini dei sistemi di videosorve­glianza della zona, per vederlo andare a recuperare l’auto con la quale da Ponte di Piave aveva raggiunto Fagarè.

L’uomo aveva fatto irruzione, il 28 dicembre, nella filiale di Poste Italiane a Fagarè. Quando è entrato, nell’ufficio c’erano solo la direttrice e due impiegati. Lui si è avvicinato allo sportello e ha estratto da una busta di plastica una pistola. Gli impiegati, però, hanno azionato l’allarme e sono corsi nel retro. Il bandito era così rimasto da solo, con la pistola in mano, davanti allo sportello deserto e dopo pochi minuti era scappato. Un colpo che nasconde un dramma della disperazio­ne per l’operaio. Dopo essere rimasto senza lavoro, non sapeva più come far fronte ai debiti, fino a quell’idea, folle. Ci ha provato, ma la sua inesperien­za e la scarsa indole al crimine, hanno portato i carabinier­i sulle sue tracce.

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