Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Uccisero gioielliere Ventuno anni dopo indagati cinque giostrai veneti
Nel dicembre del 1996 a Suzzara in provincia VICENZA di Mantova una rapina era finita nel sangue. Ventuno anni dopo il caso viene riaperto, con cinque indagati, tutti giostrai, quattro vicentini e uno padovano.
Quel giorno i malviventi entrarono in azione in una oreficeria: era il 19 dicembre alle 17.45 e a morire furono in due. Il commando agì velocemente, a volto coperto e armato di pistole. Gabriele Mora, il proprietario della gioielleria, in quel momento era nel retrobottega e accortosi della rapina impugnò la sua Berretta e aprì il fuoco. Per tutta risposta i malviventi lo uccisero sotto gli occhi impietriti della moglie Susanna. Nella colluttazione a perdere la vita fu anche Rudy Casagrande, giostraio all’epoca 24enne, che venne scaricato dai complici già cadavere verso le 19 vicino all’ospedale di Thiene dopo una rocambolesca fuga tra l’Autobrennero, la Serenissima e la Valdastico. La Volvo rubata nel padovano su cui i banditi scapparono fu data alle fiamme a Caldogno.
Inizialmente fu accusato dell’omicidio un giostraio padovano poi risultato estraneo ai fatti e identica cosa accadde con un’altra banda di dodici giostrai veneti. Ventuno anni dopo la procura di Mantova, sulla scorta di alcune dichiarazioni rilasciate da un pentito che nel ’96 viveva nel campo nomadi di Viale Diaz, ha riaperto il caso, indagando per concorso in duplice omicidio e tentata rapina i cinque malviventi. Se alcuni reati sono ormai andati in prescrizione, per l’omicidio non vi è alcun limite di tempo. Gli indagati sono Adriano Dori di 44 anni, Danilo Dori di 54 anni, Stefano Dori di 47 anni, tutti componenti di una famiglia domiciliata in viale Diaz, oltre al vicentino Giancarlo Dori di 52 anni e a Gionata Floriani di Campo San Martino nel padovano.