Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Polemica sugli asili Più punti per chi vive in comune da 15 anni
Via libera ai nuovi regolamenti VENEZIA di scuole materne e asili nido, ma ieri in consiglio comunale non sono mancate le polemiche nonostante il lungo confronto in commissione consiliare che pareva aver appianato i dissapori tra maggioranza ed opposizione. A portare i consiglieri di minoranza al voto contrario, tre questioni: i 4,5 punti in più per chi risiede in città da quindici anni, il parere negativo ad aumentare il punteggio per l’ammissione dei bambini disabili e la scelta di cambiare la composizione del consiglio di nidi (finora erano tre i componenti scelti dalle Municipalità, 2 dalla maggioranza e uno dall’opposizione, da oggi scendono a due, uno di nomina del sindaco). Ma sono i punti in più per i residenti di vecchia data ad aver scatenato il dibattito. «Sì penalizzano le famiglie e non si favorisce la residenza», hanno detto Pd, Lista Casson e M5s. Persino la leghista Silvana Tosi, nell’annunciare il suo voto favorevole, ha fatto presente che «la Regione dà indicazioni diverse (5 anni, ndr)». L’assessore alle Politiche educative Paolo Romor ha però accolto la richiesta della dem Monica Sambo di riammettere i figli delle madri che vivono nelle case protette. Accolta anche la richiesta di Saverio Centenaro (Fi) di permettere l’ammissione dei bimbi di agenti delle forze dell’ordine trasferiti durante l’anno scolastico. I regolamenti introducono l’iscrizione via web e quella tardiva per neonati dopo il 31 marzo. (g. b.)