Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Carnevale a «numero chiuso» tra steward, militari e controlli

Ceron: accessi limitati a San Marco. L’appello: venite per tempo o non di domenica

- Gloria Bertasi

Varchi d’accesso controllat­i a vista, uscite segnalate da manifesti con la scritta «Exit», steward ad indicare al pubblico dove indirizzar­si e tanti, tantissimi, agenti a monitorare che non accada nulla. Il Carnevale 2018 sarà una manifestaz­ione blindata, nonostante il suo tema, «Civitas ludens», dedicato al circo e ai giochi, faccia pensare a tutto fuorché ad una città militarizz­ata. La kermesse non solo sarà presidiata dalle forze di sicurezza ma saranno testati sul campo, per la prima volta, gli accessi calmierati a San Marco: se la piazza sarà troppo piena, non sarà più permesso accedervi. D’altronde, con migliaia di persone in arrivo a Venezia per godersi spettacoli, feste e maschere la sicurezza diventa una priorità, da garantire già a partire da sabato 27 quando alle 18 inizierà lo spettacolo della «Festa veneziana sull’acqua» lungo il rio di Cannaregio.

Il modello di partenza è quello testato al Redentore e a Capodanno ma sarà messo a punto per adattarlo alle esigenze carnevales­che nelle prossime ore. «Stiamo lavorando — dice il prefetto Carlo Boffi — non è un’operazione semplice, è coinvolta l’intera città per molti giorni e servono sistemi adattabili e che permettano a tutti di godersi la festa in piena sicurezza». Detto questo, ieri a Ca’ Farsetti, durante la presentazi­one degli appuntamen­ti che animeranno calli e campi, piazze e strade tra il 27 gennaio e il 13 febbraio, il capo di gabinetto del sindaco Morris Ceron, ha lanciato un appello a chi non vuole assolutame­nte perdersi il corteo delle Marie o i voli dell’Angelo e dell’Aquila: «Venite per tempo, specie di domenica — ha detto —. Venite con l’idea che potreste non riuscire ad entrare in piazza San Marco». Sui numeri massimi di capienza il Comune ha preferito glissare: «Presentere­mo il piano di sicurezza quando sarà affinato — ha sottolinea­to Ceron — non è ancora stato stabilito nulla, ma a Venezia per il Carnevale si può venire anche in altri giorni che non siano domenica e facendo questa scelta si può vivere l’evento in maniera più bella e tranquilla». Più facile a dirsi che a farsi, ogni anno per il volo dell’Angelo arrivano oltre 70 mila persone e quest’anno che l’Aquila (l’11 febbraio) sarà il patron della Diesel Renzo Rosso è facile che i numeri siano davvero elevati. «In centro storico introdurre­mo una limitazion­e antropica in area marciana e in altre zone — ha continuato — in terraferma ci sono già fioriere e vedremo se aggiungern­e altre a fianco di mezzi pubblici». L’anno scorso, ad esempio, sono stati usati veicoli di Veritas e autobus di Actv a bloccare le vie laterali lungo il percorso del carri a Marghera. La sicurezza è così importante che potrebbe alzare le spese della manifestaz­ione, Vela ha infatti messo in conto che potrebbero servire fondi aggiuntivi ai 1,2 milioni di euro, di cui 150 mila di sponsorizz­azione Redbull.

Per la due giorni di festa a Cannaregio è, infine, allo studio un modo per garantire sicurezza sul ponte delle Guglie, bloccato l’anno scorso dalla troppa folla. «Il Carnevale sarà un’occasione per rilanciare una volta di più la campagna #EnjoyRespe­ctVenezia», ha sottolinea­to l’assessore al Turismo paola Mar

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Il presidio Varchi di accesso controllat­i a vista, uscite segnalate dai manifesti, steward e tanti agenti a monitorare i flussi di Carnevale. Saranno giorni blindati

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