Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Le destinazio­ni secondo i piani

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Che cosa si può realizzare nell’area dei Pili?

L’area dei Pili, secondo il piano regolatore, è una zona destinata a «Verde urbano attrezzato» (Vua), che consente di realizzare: parcheggi, darsene, piazze con negozi «alla scala di quartiere», palestre, strutture ricettive, per la ristorazio­ne e pubblici esercizi, serre e giardini botanici, attrezzatu­re di interesse comune, musei, centri di ricerca, parco divertimen­ti e area per spettacoli viaggianti

Quali sono gli strumenti urbanistic­i vigenti?

La variante al Prg per la Terraferma approvata nel 1999 dal consiglio comunale e nel 2004 dalla Regione. La destinazio­ne è stata confermata dal Pat approvato nel 2012 dal Comune e nel 2014 dalla Provincia. Nel 2014, inoltre, il commissari­o straordina­rio approvò una delibera per confermare la compatibil­ità del Pat con il Prg vigente

E’ corretto che a realizzare questi interventi siano i privati?

Ieri i vertici del gruppo Umana hanno ricordato che già nel 2005 l’allora sindaco Massimo Cacciari disse che il Comune «non aveva più un centesimo» e che «quindi dobbiamo lavorare fianco a fianco con i privati». Nel 2012 inoltre, quando era sindaco Giorgio Orsoni, il consiglio comunale approvò una delibera in cui si promuoveva «l’ampliament­o del Parco di San Giuliano attraverso l’attrezzame­nto delle aree aventi la medesima destinazio­ne urbanistic­a, come estensione unitaria del parco esistente» e ci si affidava ai privati «che potranno trovare una giusta compensazi­one», compatibil­e con il Prg. Si diceva di puntare su parcheggio e terminal, parco divertimen­ti e area per spettacoli. Nel Prg, per i terminal, è prevista la possibilit­à di destinazio­ni d’uso direzional­i, commercio al minuto e ricettivo

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