Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Tanti conflitti, così si cementifica la città»
«D’accordo, il palasport è legittimo e serve alla città, ma il problema è il resto: quello che si realizza attorno e che l’area è del sindaco», dice il deputato Mdp, ex assessore veneziano Michele Mognato.
Brugnaro ha fatto il blind trust.
«Certo, ma conosciamo tutti Brugnaro: in Comune non si muove foglia se lui non vuole, si attornia delle sue persone fidatissime che mette anche nelle partecipate, e comunque in questo caso non stiamo parlando solo di aziende ma di una operazione immobiliare».
L’ad del Gruppo Umana ha detto che rispetteranno i piani.
«Ma sempre di sviluppo immobiliare si tratta, le aree del sindaco si valorizzeranno. E poi il piano Di Mambro ha più di 20 anni, qualche variantina ci sarà sempre, con il passaggio in consiglio comunale. Se mi permette aggiungo che Di Mambro non prevedeva un albergo ai Pili ma a Campalto. Poi c’è il problema della cubatura».
In che senso?
«C’è l’aeroterminal, l’area dello stadio a Tessera che avrà altre strutture attorno come vuole la Reyer, adesso i Pili... Quanti metri cubi saranno realizzati? Il tema è dire qual è il futuro della città che vogliamo e in generale quello del consumo del suolo».
Non si muove foglia se Brugnaro non vuole