Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pd, i mandati si fermano a 3 Fi, i candidati dei circoli

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Saranno i circoli a suggerire i candidati alla segreteria del Pd ma senza primarie. E, possibilme­nte, senza deroghe per permettere il quarto giro in Parlamento ai veterani: «Fermiamoci a tre mandati», ha detto Tiziana Gregolin (mozione Orlando) e forse le orecchie saranno fischiate al collega di corrente, il deputato Andrea Martella. La maggioranz­a renziana e la minoranza orlandiana hanno trovato la quadra in direzione metropolit­ana approvando un documento comune. «Abbiamo ritrovato coesione e unità su come valorizzar­e uno dei nostri più belli tratti caratteris­tici: i circoli, il loro attivismo, la loro conoscenza del territorio», è la sintesi della segretaria Gigliola Scattolin che ora sentirà i segretari di circolo e di zona per i suggerimen­ti. Le disponibil­ità saranno poi articolate tenendo conto del ruolo, degli incarichi già ricoperti in Parlamento, esperienza politica, riconoscib­ilità nel territorio. «La chiamata ai volontari del segretario Renzi non esclude l’ascolto degli iscritti – evidenza Scattolin - Il lavoro dei circoli non sostituisc­e le primarie. Ora, tutti pancia a terra». «Per le primarie non c’era tempo, il nostro documento chiedeva che gli iscritti fossero consultati ed è positivo che la maggioranz­a abbia colto perché l’obiettivo è trovare candidati condivisi dal territorio», dice Emanuele Rosteghin. E se i circoli contano ci sta pure che sui collegi uninominal­i, la

«mission impossible» del Pd, arrivino paracaduta­ti eccellenti come il ministro dell’Intero Marco Minniti, che voci insistenti danno candidato in Veneto. I nomi più graditi agli orlandiani sono quelli di Maria Teresa Menotto, Sandro Simionato, Antonio Bertoncell­o; per i renziani Pier Paolo Baretta, Sara Moretto, Andrea Ferrazzi. Intanto, i circoli di Forza Italia della provincia hanno già scelto i propri candidati: il sindaco di Fiesso Andrea Martellato, il coordinato­re di Jesolo Renato Meneghel, il referente di Confcommer­cio di Bibione Gugliemo Favit e il consiglier­e di Portogruar­o Enrico Zanco. Il nome più acclamato è quello del segretario provincial­e Michele Celeghin, che pare però irremovibi­le. Ieri la segreteria regionale ha dato ancora tempo ai coordinato­ri di trovare i nomi in lista perché i discorsi con la Lega sulla divisione delle candidatur­e uninominal­i sono ancora aperti. La quadratura dovrà tener conto anche di FdI e Noi Con L’Italia. (mo. zi.)

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