Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Dai tifosi stop al pullman: salta la partita

- di Corrado Ferretto

La lunga giornata che avrebbe dovuto portare alla sfida di Coppa Italia contro il Padova era iniziata alle 9.30 del mattino. I tifosi biancoross­i, come annunciato nei giorni scorsi, erano decisi ad impedire la partenza del pullman che avrebbe dovuto portare la formazione Berretti all’Euganeo al posto della Prima squadra in sciopero.

I tifosi arrivano alla spicciolat­a e verso le 10 sono almeno 400 davanti al portone del Menti da dove dovrebbe uscire il pullman del Vicenza. Carlo Florio, noto a tutti con lo pseudonimo di Karletto, chiama a raccolta e impone il blocco del «Menti» almeno fino

Il capo ultrà Oggi chiediamo al Vicenza di non giocare

alle ore 15.

Mezz’ora più tardi via Schio viene chiusa al traffico e le forze dell’ordine arrivano per osservare la situazione che rimane nell’ordine di una protesta pacifica. Poco dopo le 11 e 30, con quasi mille tifosi allo stadio, la consulente del proprietar­io del Vicenza calcio Fabio Sanfilippo, chiama il team manager Enzo Ometto che spiega come sia obiettivam­ente complicato per il pullman uscire dal portone del Menti con circa mille tifosi che sono decisi ad impedirne la partenza. Pochi minuti più tardi il tecnico del Vicenza Nicola Zanini e alcuni giocatori della Berretti, accompagna­ti dai loro genitori, escono dallo stadio e incontrano i tifosi. «Vi chiediamo di non giocare – spiegano uniti e compatti i tifosi biancoross­i - ci dispiace per i ragazzi della Berretti che non centrano niente in questo assurdo contesto». Zanini, insieme ai calciatori della Berretti, rientra negli spogliatoi mentre si avvicina mezzogiorn­o e un tifoso leader della protesta ricorda a tutti che «finché ci sarà tanta gente davanti al portone, il pullman non proverà nemmeno a partire». Alle 12 e 40 mister Zanini, il secondo Giorgio Sterchele e il team manager Ometto tornano a parlare con i tifosi e spiegano che la partita non verrà disputata per decisione della Questura.

La tifoseria esulta. A nessuno importa che l’informazio­ne data da Zanini non sia corretta perché la decisione viene dal club berico, l’importante è che la partita non si giochi. Pochi minuti e il Vicenza emette un comunicato in cui precisa che «a fronte della presenza di donne e bambini, le forze dell’ordine fanno sapere di non aver abbastanza personale per garantire l’uscita del pullman e la partita dovrà intendersi a tutti gli effetti annullata». Un comunicato che la Questura, poco dopo le ore 16, smentisce: «Giocatori e staff mai hanno formulato richiesta di uscire per andare a Padova. Avevano autonomame­nte deciso di non effettuare la trasferta». La realtà è che il Vicenza non si è presentato all’Euganeo e il Padova vincerà 3 a 0 a tavolino.

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