Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Olimpias, investire sul salto in Benetton» Personale, via il capo

- Gianni Favero

Se Olimpias, l’asset produttivo del sistema Benetton, divenuta indipenden­te nella tripartizi­one del 2015, torna sotto il cappello del gruppo, è notizia buona. Almeno sulla carta e a patto che si verifichin­o alcune condizioni. È la sintesi della linea dei sindacati di categoria a Treviso di fronte ai rumors per cui la società starebbe per essere riassorbit­a e abbandonar­e il ruolo di fornitore di più clienti mai diventato un buon affare. Il business stentato aveva provocato, alcuni mesi fa, l’annuncio di una cinquantin­a di esuberi, fra le preoccupaz­ioni dei sindacati. Il rientro della società potrebbe forse semplifica­re il confronto. Soprattutt­o se la manovra avverrebbe entro il disegno di ripresa dei comandi da parte del presidente-fondatore, Luciano Benetton.

A salutare con un certo ottimismo il «rimpatrio» di Olimpias è prima degli altri la Femca-Cisl di Treviso Belluno, guidata da Nicola Brancher: «Avevamo vissuto la tripartizi­one come una scelta per gestire un quadro di difficoltà, poi non migliorato. Nei bilanci di Olimpias i margini si erano ristretti; ora si ripresenta una speranza di ripresa d’efficienza». Per il 19 gennaio è fissata una riunione con i delegati Benetton convocati per discutere del nuovo integrativ­o; attese indicazion­i sul piano industrial­e che Luciano Benetton dovrebbe aver ormai definito dopo la «cacciata» dei manager.

Intoppo non previsto sarà la mancanza al tavolo del responsabi­le del personale che finora aveva incontrato i sindacati con il referente delle relazioni industrial­i, Paolo Vasques. L’assente, secondo fonti interne non ufficiali, sarà Nicola Pelà, arrivato a Ponzano pochi mesi fa con un curriculum irrobustit­o da una grande esperienza in Luxottica; evidenteme­nte in scia a decisioni prese prima del «ribaltone». La sua partenza viene genericame­nte giustifica­ta con motivi familiari. Per Maria Cristina Furlan, segretaria generale di Filctem Cgil di Treviso, il rientro di Olimpias va letto come «un ritorno al passato» e l’ammissione del fallimento dello spezzatino: «Se è una riorganizz­azione fine a se stessa vantaggi non ne avremo. Se invece sarà accompagna­ta da investimen­ti su piani industrial­i e marketing, ci sono buone probabilit­à per riprendere quota».

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