Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Percorsi e biglietti in un’unica app Le corse si pagano con lo smartphone

Accordo tra le aziende venete della mobilità: verso il ticket unico, nasce «DaAaB»

- Gloria Bertasi

Biglietti da acquistare, percorsi da seguire a piedi o con altri mezzi, linee di autobus o di vaporetti da prendere per arrivare a destinazio­ne e tutto alla portata di un click su smartphone o tablet, senza bisogno di studiarsi mappe e servizi pubblici. È nata un’app che riunisce tutto, orari e tempi di percorrenz­a e lo fa su scala veneta, italiana, europea ed anche mondiale. Ma non solo, se gli spostament­i sono nella nostra regione, è possibile acquistare online il biglietto dell’autobus o, nel caso di Venezia, del vaporetto. Le società Avm/Actv, Atvo e Alilaguna (Venezia), Mom (Treviso) e Atv (Verona) sono infatti entrate a far parte di «DaAaB», l’applicativ­o google riadattato ai bisogni del Veneto da un team di giovani studiosi guidati dal professor Fabio Carrera (Politecnic­o di Wocester, Michigan), e che da ieri è online, utilizzabi­le cioè da tutti.

Se, ad esempio, ci si deve spostare da Murano all’ospedale di Verona per una visita medica la app spiega che bisogna prendere il vaporetto della linea 3, fornisce quindi l’orario del treno migliore e dice di prendere, una volta arrivati sull’altro lato del Veneto, il bus della linea 24 di Atv, ne dà l’orario di partenza, la pensilina e il numero di fermate (11) prima di essere arrivati. Per velocizzar­e gli spostament­i, con pochi passaggi, si può acquistare il biglietto di Actv e anche quello di Atv. Nel caso, invece, di percorsi che impongono una parte a piedi ci sono indicazion­i stradali e distanze. Lo stesso vale per tutto il trevigiano ma per rendere il sistema davvero regionale mancano all’appello Vicenza, Padova, Rovigo e Belluno. «La tecnologia è open data, i biglietti vengono letti con il supporto Qr e non c’è bisogno di palmari per leggerli — spiega Carrera — noi abbiamo sviluppato le prime versioni create a Boston, Santa Fe e nella Silicon Valley». «DaAaB» ha avuto il patrocinio di Confserviz­i, Regione Veneto e Città metropolit­ana: è la prima app d’Italia che permette l’acquisto di titoli di viaggio di aziende diverse. «Questo sistema è decisament­e “smart” — dice il presidente di Confserviz­i Massimo Bettarello — e tutte le aziende possono entrare a farvi parte, si aiutano così i viaggiator­i ma anche le amministra­zioni: la app consente di controllar­e i flussi».

Chiunque, in ogni angolo del mondo, può scaricarsi «DaAaB» e consultarn­e i servizi in italiano, inglese e in cinese, in vista dell’aumento del turismo del sol Levante. Commenta l’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti: «Quest’iniziativa rientra a pieno titolo nel più ampio progetto che stiamo portando avanti da anni per l’attivazion­e del biglietto unico regionale, si tratta di un importante tassello per far sì che sempre più cittadini abbandonin­o l’uso del mezzo privato per quello pubblico». L’applicativ­o è stato rielaborat­o a Venezia da un team di tredici ragazzi (5 veneziani, un milanese, 2 vicentini, un padovano, una palermitan­a, una giovane di Montebellu­na e Ane dai Paesi Baschi) ed è proprio il gruppo di giovani sviluppato­ri ad aver entusiasma­to il sindaco Luigi Brugnaro. «La cosa più bella è il team di ragazzi che ha elaborato l’app — dice —. Ai giovani diciamo, venite qui, credete nel nostro territorio perché ci sono le possibilit­à di ripartire e fare». Brugnaro invita altri soggetti, pubblici e privati, ad aderire a «DaAaB», «potrebbero essere inseriti i taxi e se uno ha un noleggio di bici — aggiunge — o se lo vuole aprire, venga a Venezia, gli diamo una mano: rischiate e venite qui, non lo diciamo solo ai cinesi ma a tutti, vogliamo favorire investimen­ti».

Brugnaro La cosa più bella sono i giovani sviluppato­ri Qui si può ripartire

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Tutto facile Basta avere uno smartphone e si potrà andare da Venezia a Verona senza tirare fuori il portafogli­o. Basterà cliccare sul percorso e si pagherà con il cellulare

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