Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Si sposa due volte anziano a processo per bigamia
Per circa cinque anni è stato sposato contemporaneamente con due donne: o, per dirla meglio, nel 2010 si era sposato a Bangkok con una donna thailandese di cui si era invaghito, nonostante il matrimonio con una italiana durato trent’anni e conclusosi nel 2000 non fosse ancora formalmente terminato, visto che erano separati ma non ancora divorziati, perlomeno fino al 2015. E dunque ora un settantenne di Mirano, denunciato d’ufficio dall’anagrafe, si trova a dover affrontare un processo per un reato che raramente si vede nelle aule di giustizia, quello di bigamia, che prevede una pena fino a cinque anni.
Così ha deciso ieri il gup Roberta Marchiori, accogliendo la richiesta del pm titolare del fasciolo, Patrizia Ciccarese. L’uomo è stato dunque rinviato a giudizio e la prima udienza del processo si terrà il 18 maggio prossimo. Il settantenne si era difeso invocando il fatto che non aveva pensato che la separazione non bastasse per un nuovo matrimonio. Dal punto di vista giuridico, però, i suoi avvocati Stefano Tigani e Piero Coluccio avevano sostenuto soprattutto la tesi che quel reato non fosse comunque procedibile in Italia, essendo stato commesso all’estero: l’unica possibilità sarebbe stata quella di una richiesta del ministero della Giustizia, che non è avvenuta. Ma il giudice ha invece accolto la tesi del pm, ovvero che la bigamia sia un reato continuato, che mantiene i suoi effetti per tutta la durata del «doppio» matrimonio. E che dunque nel momento in cui il settantenne è rientrato in Italia con la nuova moglie, ha commesso il reato anche nel nostro paese. Ora deciderà il tribunale di Venezia.
Bangkok Il miranese si era sposato in Thailandia ma non aveva divorziato