Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Gadget e libri (on line) i bookshop dei musei parlano anche spagnolo

- di Giacomo Costa

Non solo libri ma anche VENEZIA gadget, oggettisti­ca, accessori a tema e gli esempi del miglior artigianat­o locale. I bookshop dei musei civici si trasforman­o in piccole boutique, seguendo la strada già tracciata dai «colleghi» esteri. «La nostra massima ambizione è quella di convincere i clienti ad entrare nel museo anche solo per visitare il bookshop», spiega Iole Siena, presidente del gruppo Arthemisia che, assieme agli spagnoli di Palacios y Museos, ha sbaragliat­o gli avversari e si è aggiudicat­o il bando per la gestione dei puti vendita interni al circuito museale comunale.

Cambierann­o i mobili, gli allestimen­ti, l’illuminazi­one e la disposizio­ne di tutti i bookshop ( in un paio di casi, quelli in cui risultavan­o costretti in pochi metri quadri, saranno spostati di stanza): «Le chiusure saranno inevitabil­i, ma stiamo studiando un piano di lavoro assieme alla Fondazione Musei Civici per ridurle al minimo, giusto una manciata di giorni», continua Siena. Nel frattempo Arthemisia sta preparando il mobilio e si appresta ad avviare i colloqui individual­i ai 17 lavoratori attualment­e in forza ai punti vendita. La clausola sociale presente nel bando è subordinat­a alle esigenze del nuovo appaltator­e, che quindi non si fa alcuno scrupolo a sottolinea­re che «i vecchi automatism­i, che volevano il lavoro assicurato solo in virtù dell’anzianità, saranno dimenticat­i». Siena spiega che ogni dipendente sarà valutato e se sarà giudicato capace non solo di gentilezza e cortesia, ma anche in possesso delle caratteris­tiche che contraddis­tinguono un buon venditore, sarà mantenuto al suo posto; viceversa, si provvederà a ricercare altre figure per supplire alle mancanze. «Non abbiamo però alcun accordo con cooperativ­e o agenzie, né arriviamo a Venezia con il nostro personale – specifica la presidente – La nostra speranza è di poter contare su chi fa già questo lavoro da anni, e di non dover sostituire troppe persone». Su ogni passaggio, comunque, vigilerà la fondazione Musei Civici, che proprio

 Iole Siena Non arriviamo con nostro personale, ma ogni dipendente sarà valutato

nei giorni scorsi ha assicurato ai delegati sindacali come ad ogni incontro sarà presente un rappresent­ante dell’istituzion­e veneziana, come forma di garanzia e tutela.

Arthemisia, al momento, risulta più occupata a raffinare la sua offerta verso i visitatori: «Dobbiamo ricordare che la maggioranz­a dei nostri clienti è composta da turisti, che durante la giornata attraversa­no la città a piedi – continua Siena – In quanti tra loro sceglieran­no di continuare la visita con un pesante catalogo rilegato in borsa? Ecco perché da una parte permettere­mo loro di ordinare i nostri libri e farseli spedire direttamen­te a casa, dall’altra ci concentrer­emo maggiormen­te su oggettisti­ca, gadget e souvenir » . Ogni museo avrà una sua linea specifica di prodotti, disegnata su misura con i loghi di Ducale, Correr, Vetrario e tutte le altre sedi del circuito cittadino. L’offerta sarà ampliata guardando alle eccellenze locali con prodotti specifici in vetro di Murano, merletti, maschere e comunque artigianal­i.

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Presidente Iole Siena guida Arthemisia, che assieme a Palacios y Museos gestirà i bookshop

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