Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Risiko del Pd: venti nomi per 9 posti E Ghedini rimescola le carte azzurre

L’ira della segretaria dem: corse solitarie, mi faccio da parte io. Il nodo Zanetti

- Monica Zicchiero

VENEZIA Venti nomi di candidati per il Pd metropolit­ano possono bastare. Per nove posti disponibil­i in lista (tre collegi uninominal­i alla Camera, uno uninominal­e al Senato, cinque posti nelle proporzion­ali tra Camere e Senato), i circoli hanno abbondato con le proposte. Nel pieno del caos della chiusura su uomini, donne, chi e dove e accordi di coalizione è come non farne nessuno e la segreteria regionale a Padova e la delegazion­e trattante a Roma per semplifica­re potrebbero tornare ai quattro candidati di default: a Montecitor­io i renziani Sara Moretto e Andrea Ferrazzi; Andrea Martella il cui nome è stato fatto dal capocorren­te Andrea Orlando; Pier Paolo Baretta a Palazzo Madama per Renzi. E sono già sono troppi perché i posti in evidenza sono tre: due ai renziani e uno a Orlando; se salta Martella, che è nella delegazion­e trattante, o sarà una figura di pari standing o la quota sarà trasferita in un’altra Regione. Contrariat­a da troppi nomi, la segretaria Gigliola Scattolin ha inviato una reprimenda a mezzo stampa, comunicand­o di aver rifiutato la candidatur­a proposta dai circoli di Scorzé e della Riviera.

Più che contrariet­à, rischiano di provocare uno smottament­o le voci che girano in Forza Italia di una candidatur­a a Venezia di Nicolò Ghedini, all’uninominal­e e al proporzion­ale alla Camera dove fino ad un minuto fa era dato per certo Andrea Causin (al Senato si è già deciso per Renato Brunetta) ed è tuttora ai piani alti delle liste. Rumors da vigilia concitata, si direbbe: oggi la segreteria regionale convocata a Padova metterà le carte in chiaro. E si espliciter­à anche il livello della collaboraz­ione con la quarta gamba del centrodest­ra, Noi con l’Italia cofondata da Enrico Zanetti. Un seggio sicuro più un altro in collaboraz­ione con Forza Italia: se per Flavio Tosi sarà a Verona, per Zanetti non si sa ancora dove. C’è pure il rischio che alla fine gli sia assegnata una circoscriz­ione uninominal­e difficile come Venezia o Chioggia-Riviera perché la Lega, non potendola far pagare a Tosi per lo strappo del 2015, vorrebbe comunque presentare il conto. Causin, Zanetti, Ghedini: anche il centrodest­ra ha il suo affollamen­to a Venezia. Nel Pd è quasi un «rave party». Ecco i nomi dei circoli per gli uninominal­i: Baretta, Martella, Moretto, Ferrazzi, Emiliano Biraku, Marco Caberlotto, Marina Dragotto, Maria Teresa Menotto, Igino Michielett­o, Jonatan Montanarie­llo, Nicola Pellicani, Barbara Penzo, Francesco Rizzante, Emanuele Rosteghin, Monica Sambo, Sandro Simionato, Riccardo Stellon, Lucio Tiozzo, Alessandro Coccolo, Gigliola Scattolin. La segretaria ha ringraziat­o ma si è autoesclus­a: troppa carne al fuoco. «I miei timori non sono stati ascoltati, continuiam­o a non fare sintesi e purtroppo qualcuno continua a muoversi secondo il motto: “Ognuno per sé e Dio per tutti” - sbotta - Si era deciso di ragionare di criteri: rappresent­anza territoria­le, indicare un giusto equilibrio tra conferme e nuove proposte. Sta di fatto che abbiamo consegnato al segretario regionale una ventina di nomi di cui 11 tratti dal documento del Pd veneziano». E qui l’affondo: nel documento «si è chiarito bene chi non si vuole, legittimo e comprensib­ile, ma non si è chiarito su quali nomi e strategia puntare». Cioè Martella, inviso a orlandiani e renziani che per vari motivi sono sicuri di avere nella disponibil­ità della corrente o personale un posto sicuro da capolista al proporzion­ale. «Detto questo, ringrazio i circoli di Scorzè e della Riviera che hanno indicato il mio nome – chiude Scattolin- Non è passato il messaggio che qualcuno doveva fare un passo indietro, o di lato. Lo faccio io, convinta che questo partito chieda scelte coraggiose alla sua classe dirigente anziché protagonis­mi e corse in solitaria».

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In alto da sinistra Nicolò Ghedini, Andrea Causin, Enrico Zanetti, dello schieramen­to di centrodest­ra. In basso da sinistra Andrea Martella, Gigliola Scattolin, Pier Paolo Baretta. Sono le ultime ore per la scelta dei nomi da candidare
Toto nomi In alto da sinistra Nicolò Ghedini, Andrea Causin, Enrico Zanetti, dello schieramen­to di centrodest­ra. In basso da sinistra Andrea Martella, Gigliola Scattolin, Pier Paolo Baretta. Sono le ultime ore per la scelta dei nomi da candidare

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