Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Italia nostra: «Deposito gnl pericoloso» Bettin frena

- G.B.

Italia Nostra dice no al deposito di gas naturale liquido. «Abbiamo sempre auspicato la rivitalizz­azione di Porto Marghera ma non intendevam­o trasformar­lo in una pericolosi­ssima bomba ad orologeria», tuona la presidenze Lidia Fersuoch. Per gli ambientali­sti, sarebbe da seguire l’esempio della Ruhr in Germania dove è nato un polo scientific­o di ricerca e tecnologia. La scorsa settimana le aziende Decal e San Marco Petroli, riunite nella newco VeniceLng, hanno presentato il progetto di un deposito all’avanguardi­a dove far transitare 150 mila metri quadrati l’anno di gas liquido, carburante di ultima generazion­e per navi e tir, spinto dall’Ue. Per Italia Nostra la proposta è irricevibi­le: «Piero Angela nel libro sulle fonti di energia “La sfida del secolo” dice che se il gas liquefatto entra a contatto con l’ambiente - continua Fersuoch - si crea una nube pericolosi­ssima con la potenza distruttiv­a di una bomba atomica, in caso di esplosione. Che cosa dicono i cittadini?». Cerca di placare i timori di Fersuoch, il presidente della Municipali­tà di Marghera Gianfranco Bettin, «seguiremo passo per passo l’iter autorizzat­ivo, deve valere il principio di precauzion­e - dice - a breve il progetto sarà presentato alla popolazion­e». L’azienda interviene netta: «Non c’è pericolo per la laguna ma tanto inquinamen­to in meno - spiega - la tecnologia del gnl è tra le più sicure al mondo, elimina rischi di contaminaz­ione delle acque e riduce le emissioni: siamo pronti a incontrare Italia Nostra».

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