Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia, è una chance di riscatto
Al Penzo c’è il Cesena, Inzaghi: «Voglio solo vincere». In attacco è pronto Litteri
VENEZIA In attesa dell’ultimo sprint sul mercato, almeno per qualche ora l’attenzione si sposta sul calcio giocato. Non piace proprio a nessuno, questa campagna acquisti extralarge, con tempi dilatati e troppi colpi di scena.
Per qualche ora gli occhi saranno tutti per Venezia-Cesena, un incrocio ad alta tensione fra una squadra (il Venezia) che non vince da due mesi e un’altra che ha cambiato allenatore da un po’ e che lotta col coltello fra i denti per arrivare in linea di galleggiamento e restarci senza affanni. «Voglio solo tornare a vincere — scandisce Filippo Inzaghi — dobbiamo dimenticare il bruttissimo primo tempo di Salerno, che penso sia stato il peggiore da quando alleno il Venezia. Quando c’è un black-out così totale dobbiamo accettarlo, può capitare, basta che non si ripeta più. Oggi ci mancherà Bentivoglio, che è stato squalificato. La società ha multato i giocatori che sono stati espulsi, è successo a Domizzi, a Falzerano e adesso Bentivoglio. In questo periodo ci sono mancati i risultati, ma mai le prestazioni, se si eccettua il primo tempo di Salerno. Non dobbiamo farci condizionare troppo dalle chiacchiere, dobbiamo avere quella “sana follia” che avevamo all’inizio. Colgo l’occasione per ringraziare i tifosi che sono venuti a Salerno in più di duecento, significa che qualcosa di buono lo stiamo facendo e abbiamo creato entusiasmo attorno alla squadra».
Servono, però, i risultati, adesso più che mai dopo due mesi senza sorrisi e con una classifica che comincia a zoppicare, in chiave zona playoff almeno, soprattutto contro un avversario che sembra decisamente alla portata del gruppo arancioneroverde. Il dubbio maggiore è in attacco, dove Alex Geijo e il nuovo arrivato Gianluca Litteri si contendono una maglia da titolare. Paradossale, dopo che lo spagnolo è stato al centro del mercato in uscita per settimane e potrebbe ancora cambiare maglia da qui a mercoledì sera. Una situazione simile, con tutte le dovute proporzioni, a quella vissuta da Edin Dzeko a Roma, tanto per citare un esempio noto ai più e che occupa pagine sui quotidiani sportivi. Una situazione corroborata per altro dalle parole di Inzaghi, che tiene vivo il ballottaggio. Dalle sue parole, anzi, si evince come Geijo potrebbe anche strappare una maglia nell’undici di partenza. «In questo momento vedo bene anche Alex — spiega Inzaghi — che è come un nuovo acquisto, perché non era mai stato bene nel girone di andata. Litteri? È pronto, si è sempre allenato e può giocare subito. Deciderò all’ultimo cosa fare e come giocare». La sensazione è che possa spuntarla l’ex centravanti del Cittadella al fotofinish, ma nessuna sorpresa se Inzaghi dovesse scegliere Geijo.
Spesso e volentieri, infatti, l’allenatore dei lagunari ha premiato la «meritocrazia» anche contro tutti i toto-formazione, sparigliando le carte delle probabilità. Dai convocati sono stati esclusi, oltre a Bentivoglio squalificato, anche Gori, di rientro da un grave infortunio, e Fabris. È un chiarissimo segnale di addio, che ora maturerà a stretto giro di posta.
In campo La squadra lagunare non vince da due mesi, il Cesena sta cercando le zone più tranquille