Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
LE ELEZIONI NELLA SOCIETÀ 4.0
Niente corsi in inglese, niente musei diretti da stranieri. L’Italia che si allontana dalla «società 4.0». C’è un sottile, disarmante, filo conduttore che lega le recenti sentenze del Consiglio di Stato che proibiscono i corsi di laurea universitari tenuti solo in inglese o che rimettono in questione l’affidamento a direttori stranieri di musei statali italiani alle pulsioni sovraniste che disconoscono la dimensione oggi necessariamente europea di molte politiche. Le sentenze del Consiglio di Stato non sono figlie di un sovranismo scientemente perseguito, ma di un sovranismo di fatto; figlio della riluttanza di Governo e Parlamento ad accettare l’idea che la sovranità popolare oggi si difende rottamando parte di quella nazionale –modificando le norme conseguenti: siano quelle sulla lingua di insegnamento come quelle sulla nazionalità dei direttori di museo-- per costruire quella nuova, europea, la sola capace di difendere i nostri valori e i nostri interessi e adatta a farci vivere da protagonisti gli «spazi d’azione cosmopolitizzati» propri oggi dei fenomeni economici, ambientali, sociali e culturali più rilevanti: “bambini” dal grande avvenire la cui eventuale “acqua sporca” non si elimina certo tentando inutilmente di rinchiuderli entro i confini e le istituzioni nazionali. Un filo conduttore che nemmeno i programmi elettorali da poco depositati rompono o anche solo promettono di rompere.