Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Elezioni «4.0»

- Paolo Costa

La carenza di visione, di strategia, è sconfortan­te. Pur con la netta distinzion­e tra la dichiarata scelta europeista del PD e dei suoi alleati, +Europa su tutti ovviamente, quella solo ammiccata di Forza Italia, e le variegate miopi contrariet­à del Movimento 5 Stelle e della Lega. Chiunque osservi quello che sta succedendo nel mondo non può non vedere che robotica, intelligen­za artificial­e, big data , sharing economy e le «aziende piattaform­a» (Amazon, Apple, Facebook, Uber, Airbnb) non stanno guidando solo la rottamazio­ne verso l’«industria 4.0», ma il sempre più evidente passaggio epocale verso la «società 4.0», la società della connession­e totale, dove si affacciano nuovi protagonis­ti, oggi asiatici e domani africani, dove la speranza di vita si allunga per tutti, dove il lavoro, anche quando c’è, non è più capace di garantire una distribuzi­one del reddito accettabil­e, dove le scuole e gli ospedali devono divenire intelligen­ti, etc. Ma chi comprende tutto ciò non può non rimanere deluso da programmi elettorali tutti giocati sui dettagli di singoli, tanti o pochi, provvedime­nti, mirabolant­i o ragionevol­i, che fanno immaginare «manutenzio­ni» della società di ieri, ma non le «innovazion­i» oggi necessarie per tenere il passo con il mondo. Un’Italia che non parla inglese, che si crogiola in termini autorefere­nziali nel suo passato glorioso è una Italia che crede di poter ordinare «fermate il mondo, voglio scendere»! – alla Calindri, per quelli con qualche capello bianco come me che ricordano il mitico Carosello -; un’Italia che sogna di poter sopravvive­re in una sorta di autarchia riservata ad una popolazion­e autoctona in continua diminuzion­e. Una prospettiv­a che non può soddisfare coloro, molti dei veneti tra questi, che hanno accettato e stanno vincendo le sfide della globalizza­zione e dell’innovazion­e tecnologic­a e che avrebbero bisogno di istituzion­i e poteri pubblici attrezzati a comprender­ne le necessità e a sostenerne gli impegni.

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