Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il piano di rilancio di Thetis dagli esuberi alle assunzioni Mantovani salva 30 operai

- Di Alberto Zorzi

VENEZIA La scorsa estate la società sembrava sull’orlo del baratro, con l’annuncio di 45 licenziame­nti, quasi la metà della forza lavoro. Ora, qualche mese dopo, grazie al lavoro del nuovo amministra­tore unico Giampaolo Cocconi e alla promessa di nuovi incarichi da parte dei commissari del Consorzio Venezia Nuova Giuseppe Fiengo e Francesco Ossola e soprattutt­o del provvedito­re Roberto Linetti, il piano industrial­e di Thetis disegna un’azienda che punta sullo sviluppo e annuncia, pur in un contesto di forte riduzione dei costi del personale e di prepension­amenti, l’assunzione di ingegneri e architetti e convenzion­i con le università (Padova, Ca’ Foscari e Iuav) per portare una decina di stagisti ad ogni tornata.

Il piano per il triennio 20182020 è stato approvato ieri dal cda di Thetis e prevede lo stop ai licenziame­nti, che dovevano riguardare soprattutt­o l’area Ingegneria e Direzione lavori e quella Ambiente e Territorio. E per il ramo d’azienda «Gestione della mobilità», che si voleva mettere in vendita, si è deciso di puntare invece su una newco con un socio solido che possa aiutare l’azienda a investire: ci sono due trattative aperte e una serie di commesse in vista, comprese quelle di Actv, che è uno dei soci di Thetis. «E’ un piano fondamenta­le che porterà Thetis, grazie agli affidament­i del Consorzio e del Provvedito­rato, a camminare sulle proprie gambe nel giro di un paio d’anni - commenta soddisfatt­o Cocconi Abbiamo lavorato molto sui costi e sbloccato una pesante situazione creditoria». Sono infatti stati avviati piani di recupero a rate per circa 10 milioni di euro. Cocconi rassicura anche sui crediti con il Consorzio Venezia Nuova, di cui è il commercial­ista, che avevano infiammato il dibattito politico qualche mese fa. «Non ci sono più situazioni contestate», taglia corto.

Il piano prevede un sostanzial­e mantenimen­to del fatturato intorno ai 14 milioni di

Lavoro L’azienda taglierà di 2 milioni il costo, tra pensioname­nti anticipati e nuovo contratto

euro, ma un forte taglio del costo del lavoro, grazie ai pensioname­nti di alcune figure molto costose, a una revisione del contratto di lavoro per cui servirà un grande appoggio del sindacato e a un nuovo modo di ragionare «di gruppo», con passaggi di profession­alità tra Thetis, Cvn e Comar (la società che gestisce gli appalti del Mose): se nel 2016 si spendevano 7,7 milioni di euro e lo scorso anno 7, nel 2020 si scenderà a 5,7 milioni, due in meno. Si è cercato di tagliare vari costi, fino ai cellulari aziendali e ai buoni pasto. «E’ un segnale importante dopo il lavoro di questi mesi anche di politica e sindacato - dice Michele Mognato, deputato di LeU - Anche così si vince la sfida alla monocultur­a turistica».

Ieri doveva anche essere la giornata della fumata bianca per Mantovani, ma bisognerà aspettare ancora un po’. I tecnici dell’impresa e del Cvn sono ancora al lavoro sui dettagli dell’accordo sui 25 milioni di euro di nuovi lavori, anche perché ci sarebbe uno stallo sulla direzione di questi cantieri, per la quale si vorrebbe fare una gara. L’ad Maurizio Boschiero si è comunque presentato in Regione con un nuovo piano di esuberi che li riduce da 172 a 140, ma la riunione è stata spostata a domani, ultimo giorno utile.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy