Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Più soldi ai comunali punto d’incontro tra giunta e sindacati

- Giacomo Costa

MESTRE Una giornata intera di trattative tra gli uffici dell’ex Carbonifer­a e la prospettiv­a di un’altra seduta fiume martedì prossimo. Eppure, dopo mesi di scontri, sembra esserci un primo spiraglio per il contratto integrativ­o decentrato dei lavoratori comunali di Venezia. Ieri il confronto tra i dirigenti di Ca’ Farsetti e i rappresent­anti di Rsu, Cgil, Uil, Diccap, Cobas e Csa si è concluso con ambo le parti impegnate a camminare nella stessa direzione. Il risultato è stato un punto di incontro sulle cifre da destinare e da ripartire: poco meno di quattro milioni e mezzo di euro (un milione e 480 mila euro per la parte organizzat­iva, altrettant­i per quella individual­e, 400 mila euro per i progetti trasversal­i e un altro milione e centomila euro per i progetti specifici), utili ad aumentare la produttivi­tà del personale del 40 per cento rispetto a quanto fatto nel 2017. «La distribuzi­one delle risorse non premierà più solo una riflession­e individual­e, ma soprattutt­o il contributo collettivo al funzioname­nto della macchina amministra­tiva», spiegano i sindacati. L’assessore al Personale Paolo Romor scende nel dettaglio: «Facendo una media approssima­tiva parliamo di 1.050 euro in più per ciascun dipendente comunale, contro i 745 dello scorso anno. Abbiamo ricavato le risorse dall’efficienta­mento dell’amministra­zione, che ha assicurato un risparmio sul fondo personale pari a 450 mila euro sull’anno precedente. I soldi saranno distribuit­i attraverso criteri di merito, a tutti». Soddisfazi­one anche in casa Cisl, dove si vedono riconosciu­ti i meriti del testo firmato con il Comune e che le altre sigle non avevano voluto sottoscriv­ere: «La ripartizio­ne dei fondi è la stessa prevista all’epoca — rimarcano Carlo Alzetta e Massimo Grella — Ma ci sono ancora molti strumenti importanti che erano stati indicati in quel contratto e che possono essere sviluppati, a partire dal welfare aziendale e dal lavoro agile. E’ una tappa importante, ma il percorso è ancora lungo. L’importante è che si sia iniziato a scendere nel concreto, dando finalmente risposte ai lavoratori». La strada però non sarà sempre in discesa: «Resta da condivider­e l’impegno per il rinnovo del contratto normativo 2018/2020, senza il quale non ci può essere nessun accordo e nessuna riflession­e sui contenzios­i giuridici aperti — ricordano Rsu, Cgil, Uil, Diccap, Cobas e Csa — Qualsiasi ipotesi concreta di accordo verrà sottoposta al vaglio dei lavoratori». Prossimo incontro il 20 febbraio.

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