Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Più soldi ai comunali punto d’incontro tra giunta e sindacati
MESTRE Una giornata intera di trattative tra gli uffici dell’ex Carbonifera e la prospettiva di un’altra seduta fiume martedì prossimo. Eppure, dopo mesi di scontri, sembra esserci un primo spiraglio per il contratto integrativo decentrato dei lavoratori comunali di Venezia. Ieri il confronto tra i dirigenti di Ca’ Farsetti e i rappresentanti di Rsu, Cgil, Uil, Diccap, Cobas e Csa si è concluso con ambo le parti impegnate a camminare nella stessa direzione. Il risultato è stato un punto di incontro sulle cifre da destinare e da ripartire: poco meno di quattro milioni e mezzo di euro (un milione e 480 mila euro per la parte organizzativa, altrettanti per quella individuale, 400 mila euro per i progetti trasversali e un altro milione e centomila euro per i progetti specifici), utili ad aumentare la produttività del personale del 40 per cento rispetto a quanto fatto nel 2017. «La distribuzione delle risorse non premierà più solo una riflessione individuale, ma soprattutto il contributo collettivo al funzionamento della macchina amministrativa», spiegano i sindacati. L’assessore al Personale Paolo Romor scende nel dettaglio: «Facendo una media approssimativa parliamo di 1.050 euro in più per ciascun dipendente comunale, contro i 745 dello scorso anno. Abbiamo ricavato le risorse dall’efficientamento dell’amministrazione, che ha assicurato un risparmio sul fondo personale pari a 450 mila euro sull’anno precedente. I soldi saranno distribuiti attraverso criteri di merito, a tutti». Soddisfazione anche in casa Cisl, dove si vedono riconosciuti i meriti del testo firmato con il Comune e che le altre sigle non avevano voluto sottoscrivere: «La ripartizione dei fondi è la stessa prevista all’epoca — rimarcano Carlo Alzetta e Massimo Grella — Ma ci sono ancora molti strumenti importanti che erano stati indicati in quel contratto e che possono essere sviluppati, a partire dal welfare aziendale e dal lavoro agile. E’ una tappa importante, ma il percorso è ancora lungo. L’importante è che si sia iniziato a scendere nel concreto, dando finalmente risposte ai lavoratori». La strada però non sarà sempre in discesa: «Resta da condividere l’impegno per il rinnovo del contratto normativo 2018/2020, senza il quale non ci può essere nessun accordo e nessuna riflessione sui contenziosi giuridici aperti — ricordano Rsu, Cgil, Uil, Diccap, Cobas e Csa — Qualsiasi ipotesi concreta di accordo verrà sottoposta al vaglio dei lavoratori». Prossimo incontro il 20 febbraio.