«Anch’io ho cominciato così e ora sono un campione»

VICENZA Due volte sul podio nazionale nella sua categoria di tiro a segno. E tutto è iniziato dall’esperienza di studente di prima superiore all’istituto «Da Schio».

Anatolie Leahu, 22enne moldavo in Italia dal 2013, due settimane dopo il suo arrivo nel nostro Paese era sui banchi dell’istituto commerciale e alberghiero vicentino. Era appena arrivato quando gli capitò, con la classe, di frequentare le lezioni di tiro.

Da allora non ha mai smesso. «Anatolie sarebbe nella squadra olimpica italiana, visto il suo talento. Se fosse italiano». La pensa così l’allenatore del giovane, Efren Dalla Santa, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Tiro a Segno di Vicenza.

«Fra gli studenti ci sono delle belle sorprese — assicura l’allenatore — un’altra è l’atleta Nicole Casarotto, sempre del Da Schio: quarta, all’ultimo campionato italiano». Leahu adesso ha ormai concluso la scuola, ma non smette di tirare.

«Quando ho fatto le prime lezioni con la mia classe ero in Italia da pochissimo, non parlavo nemmeno l’italiano — sorride il giovane — mi è piaciuto subito questo sport, pensavo di continuare per almeno un anno. Lo sto facendo ancora».

Visto che il ragazzo era promettente, per il primo anno nel 2013 l’iscrizione è stata pagata dalla società sportiva. Anatolie ha ricompensato gli istruttori lo stesso anno, classificandosi al secondo posto nella sua categoria. «Nel campionato nazionale invernale 2015 è andata ancora meglio» spiega l’atleta.

A dicembre di quell’anno, a Milano, su 36 atleti che si sfidavano nel tiro a segno con pistola il moldavo è arrivato primo nella sua categoria, e secondo nella finalissima fra i vincitori inter-categorie. «Penso — conclude Leahu — che le polemiche di questi giorni siano sbagliate. Parliamo di armi per lo sport, non reali».

Moldavo Anatolie Leahu, 22 anni, in Italia dal 2013, è salito due volte sul podio nazionale di categoria. Ha iniziato a tirare proprio con le lezioni al «Da Schio»