Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Stefani, baby deputato leghista: «È il nuovo Zaia»
Qualcuno, prefigurando per lui un futuro radioso, lo paragona addirittura a Luca Zaia. Di sicuro come il governatore, che a 30 anni fu il più giovane Presidente di Provincia italiano, il leghista Alberto Stefani non è tipo da perder tempo. Ha compiuto 25 anni, l’età minima per candidarsi alla Camera, il 15 novembre. Il 5 marzo sarà l’eletto più giovane del parlamento. Ci stanno gli scongiuri, per carità, ma per mancare l’obiettivo ci vorrebbe un cataclisma. Il suo mentore, il segretario della Lega padovana Andrea Ostellari, l’ha infatti candidato nel collegio uninominale dell’Alta Padovana, dove il Carroccio veleggia a percentuali bulgare e il centrodestra viene dato per «tecnicamente imbattibile» dai sondaggisti di ogni ordine e grado. Un piazzamento che ha scatenato l’ira della vecchia guardia contro il leader dei Giovani Padani: «Il punto non è l’età, perché se ti candidi e pigli le preferenze, come accade in Regione, nessuno può avere nulla da ridire. Ma venir catapultati in parlamento a 25 anni solo perché sei il cocco del capo...». Che Stefani sia il delfino di Ostellari, raccontano in Lega, lo dimostra il fatto che da poco laureato in Legge, sta già facendo la pratica forense nello studio del suo mentore: «Non ancora, ma se vorrà è il benvenuto. È bravissimo» (Ostellari). «Quello di Andrea è uno studio bellissimo: se ne avrò l’opportunità lavorerò con lui molto volentieri» (Stefani). La stima, insomma, è reciproca. Quanto al sibilare dei suoi, Stefani, che intanto fa pratica politica da consigliere di minoranza nella sua Borgoricco e nel tempo libero si diletta con i pennelli («Pop Art, espressionismo, astrattismo»), non pare curarsene più di tanto: «Non avverto alcun malumore, solo il calore dei militanti». Giovanissimo, ma già scafatissimo. (ma.bo.)