Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Battuta sessista è bufera sul consigliere
BUSSOLENGO «Per natura, a 90 gradi ci si mette lei consigliera!». È la battuta sessista lanciata dal consigliere di maggioranza Tiziano Ferrari durante l’ultimo consiglio comunale contro una donna dell’opposizione, Barbara Setti del M5S. L’uscita di Ferrari è avvenuta nel corso del dibattito sull’appalto per le mense: riprendendo un precedente scontro, avvenuto due mesi prima in un altro consiglio, dove Setti aveva inveito contro i consiglieri di maggioranza etichettandoli «servi a 90 piegati davanti alla regina», intendendo per regina la sindaca Paola Boscaini. Il video del dibattito è consultabile sul sito del Comune, da dove si può ascoltare chiaramente come Ferrari, fuori contesto, abbia replicato a Setti con quelle parole che di fatto si estendono a tutto il genere femminile.
All’esclamazione si è creato il gelo in aula. Il tempo di riprendersi e ha preso la parola il consigliere di minoranza del Pd Stefano Ceschi: «Ferrari ha offeso pesantemente una donna in questa aula. Lo invito a riascoltarsi e a vergognarsi profondamente. Quello che ho sentito questa sera supera qualsiasi altra cosa». Poco dopo interviene anche il consigliere di minoranza Giovanni Amantia (Pdl) e chiede: «Cosa ne pensano le quattro donne di maggioranza di un’affermazione così grave?». Risponde l’assessora Annalisa Scaramuzzi: «Considerata la pacatezza di Ferrari, se si è espresso così è perché ha perso la pazienza».
Un assist femminile, a cui si aggiunge anche quello della prima cittadina. «Come donna e sindaca – dice Boscaini – pensavo che il consiglio comunale fosse una cosa molto seria. Non voglio giustificare Ferrari, ma lo conosco bene e penso che se è uscito così, è perché la misura è colma, troppe offese ricevute da noi, ci siamo presi anche dei mafiosi, quindi risulta difficile accettarlo». Setti, in consiglio si è limitata a replicare: «Io non mi sento offesa, in quanto voi non mi raggiungete», sottintendendo che non intendeva abbassarsi al livello del dibattito. La «storiaccia» nei giorni successivi ha iniziato a girare sui social e Setti ha ricevuto numerose telefonate di solidarietà. Andrea Bassi, consigliere regionale alza il tiro del «politically correct»: «Sono esterrefatto da quanto sentito. E nessuno si è scusato».