Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il ritorno di Morgan A Verona l’omaggio a Fabrizio De André
Il 7 giugno al teatro Romano con «Faber poeta in musica»
L’anno scorso era toccato a David Bowie, quest’anno sarà Fabrizio De André. Il Festival della Bellezza di Verona richiama sul palcoscenico del teatro Romano Morgan che, il 7 giugno, presenterà «Faber poeta in musica», realizzato esclusivamente per la rassegna (ore 21, info www.festivalbellezza.it). Marco Castoldi, in arte solo Morgan, quest’anno sarà protagonista di un omaggio intimo e personale all’arte poetica di Fabrizio De André. Un evento unico, ideato appositamente per la V edizione del festival che si terrà a Verona dal 27 maggio al 10 giugno. Il 7 giugno la chitarra acustica incontrerà le sonorità degli archi e dei sintetizzatori, il piano elettrico entrerà a scandire le note, mentre alcuni brani si dilateranno, assumeranno forme nuove. Il «Pirata» della canzone e Faber si erano già «incontrati» nel 2005, alla seconda incisione da solista di Morgan, quando sotto l’egida di Dori Ghezzi l’album di Fabrizio De André «Non al denaro non all’amore né al cielo» era tornato in vita grazie al fondatore dei Bluvertigo. Il cd di Morgan era stato quasi una ricostruzione filologica dell’album originale che De André pubblicò nel 1971 quando, insieme a Nicola Piovani, aveva reinterpretato 9 dei 244 epitaffi contenuti ne «L’antologia di Spoon River» di Edgar Lee Masters. Non la «cover» di una canzone ma la «cover» di un intero album, rimodellato nei tempi e ritmi della canzoni, lasciando sostanzialmente intatto il disco del ‘71. L’omaggio che Morgan proporrà al teatro Romano sarà incentrato sull’arte poetica di De André, suddividendo in tre fasi la produzione del cantautore genovese. La prima, quella delle canzoni sparse, in cui De André riprende i vecchi madrigali, le forme antiche, le canzoni dei trovatori, l’epoca della poesia cui si ispira come testo e struttura. La seconda, quella dei concept album, dove l’idea si sviluppa nell’arco del disco sia per legame letterario che musicale, e la terza degli album della maturità, iniziata con «L’indiano» scritto con il veronese Massimo Bubola e terminata con «Creuza de ma», «Le nuvole» e «Anime salve». Ad aprire la nuova edizione del Festival della Bellezza, il 27 maggio, sarà invece un’icona della musica contemporanea, il compositore Philip Glass, con un concerto unico al Romano.