Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Comunali, firmato il primo accordo Premi in media di 1.300 euro annui
Meno bonus individuali. Progetti per i settori chiave: vigili, Protezione civile, Maree
MESTRE Sono entrati nella sede dell’ex Carbonifera, in viale Ancona, alle 15 di venerdì, ne sono usciti solo dopo 17 ore, alle 8 di ieri mattina. Questa volta con la firma sul contratto decentrato integrativo per i 2800 dipendenti di Ca’ Farsetti, un documento di pre-intesa che, per la prima volta, vede le firme di tutte le sigle sindacali e del Comune. Il sindaco ha fatto un tweet dall’Australia: «Firma unitaria della pre-intesa per il contratto del @comunevenezia. Sono molto contento. Grazie a tutti per la fiducia. Più risorse grazie all’efficientamento per i dipendenti. Progetti specifici per i settori chiave e per il miglioramento dei servizi».
Stando ai documenti firmati – che dovranno comunque passare altre fasi di contrattazione – nel 2018 i lavoratori comunali potranno arrivare ad una media di 1.300 euro annuali in più in busta paga, il doppio del 2017: per avere un simile bonus, però, dovranno ottenere una valutazione positiva sul fronte della performance individuale e su quello della performance organizzativa (che giudica la capacità dell’intero settore) infine altre aggiunte in busta paga potranno arrivare attraverso progetti specifici – su settori giudicati strategici dall’amministrazione - o trasversali. Di fatto il meccanismo di cui discutevano sindacati e Comune da settimane. Sono cambiate però le percentuali che conducono a questo risultato: nel 2017 la bilancia era tutta a favore dei risultati individuali (ribattezzata dal sindaco meritocrazia): i due milioni e mezzo circa di fondi erano suddivisi per un 30 per cento nelle performance organizzative di un intero ufficio, mentre il 70 restante andava assegnato secondo le valutazioni dei singoli dipendenti. Ora, invece, la cifra è divisa quasi a metà (la differenza è di soli 900 euro a favore dell’individuale), rendendo quindi più semplice per i dipendenti arrivare a un risultato positivo quando il loro settore di appartenenza si muove in maniera efficace. Cosa resta quindi del sistema meritocratico tanto osannato dal sindaco Luigi Brugnaro? «È stato confermato il Bonus delle Eccellenze: 100 mila euro da attribuire ai dipendenti che nel corso dell’anno raggiungeranno un risultato di performance ai massimi livelli – spiega l’assessore al Personale, Paolo Romor – Questo ci consente di attuare un sistema che valorizza il merito, le capacità e la passione dei dipendenti che partecipano al processo di costruzione delle scelte strategiche dell’ente». Si tratta di una sorta di «lode» assegnata secondo i criteri previsti nella parte normativa del contratto. Fondamentale il punto d’incontro sui progetti speciali. Il milione e mezzo stanziato dal Comune sarà infatti diviso in due parti: la prima – pari a un milione e 100 mila euro - destinata a coprire i progetti specifici voluti dall’amministrazione perché strategici («808 mila euro vanno a Polizia locale, protezione civile e Centro maree» dice Romor), la seconda che vale 400 mila euro investiti in progetti trasversali, che coinvolgano ogni area dell’amministrazione permettendo a tutti di ottenere un bonus. Anche per gli specifici, comunque, sarà necessaria una trattativa per definire le retribuzioni disponibili. Altro capitolo rilevante è quello delle idee vincenti. I soldi recuperati dal 2017 (dopo l’intervento della Corte dei conti) cioè 420 mila euro, andranno nel fondo di produttività. «Siamo convinti che serva riconquistare un vero contratto decentrato triennale che ripristini il rapporto tra lavoratori e amministrazione – commentano Cgil, Uil, Csa, Diccap e Rsu - i tempi stretti che ci siamo dati serviranno a concludere un accordo complessivo che mette al centro la qualità del lavoro e dei servizi». L’obiettivo è avere tutto entro il 10 di aprile. Poi toccherà alla giunta esprimersi e ai lavoratori con un altro referendum.
Tweet di Brugnaro Sono molto contento, grazie a tutti per la fiducia