Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sfmr, ripartono i cantieri della Gazzera
Il Cipe stanzia oltre cinque milioni per i lavori. Nuovo appalto, operai entro l’estate
Ieri il Cipe ha stanziato MESTRE 5,3 milioni di euro per il completamento del nodo della Gazzera della metropolitana di superficie dove i lavori sono rimasti incompiuti a seguito del fallimento, lo scorso dicembre, della ditta Cotau. Adesso la Regione dovrà fare un nuovo appalto, ma l’obiettivo è di riaprire il cantiere entro l’estate. La durata dell’intervento dovrebbe essere di dieci mesi: i lavori sono stati completati al settanta per cento.
Abitanti Il problema accessibilità per i residenti
L’appalto dovrà essere rielaborato e assegnato ad una nuova ditta, ma intanto il problema del finanziamento è stato superato. Ieri il Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) ha stanziato 5,3 milioni di euro per il completamento del nodo della Gazzera della metropolitana di superficie dove i lavori sono rimasti incompiuti a seguito del fallimento, lo scorso dicembre, della Cotau, la cooperativa incaricata dei lavori dal consorzio aggiudicatario dell’appalto. I soldi, compresi in un pacchetto da 25 milioni di euro assegnati all’intero Veneto per la realizzazione e il completamento di opere infrastrutturali, serviranno a riappaltare l’opera senza intervenire sui costi, come ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti: «I lavori si erano arrestati ad uno stadio di avanzamento di oltre il 70 per cento, e per rifare le gare d’appalto mancavano all’appello cinque milioni di euro — dice — Ora sarà possibile completare le opere e liberare quest’area di Mestre da un cantiere che da anni sta procurando gravi disagi agli abitanti». A dicembre, quando la stessa De Berti si era recata nei cantieri della Gazzera e di via Olimpia per un sopralluogo subito dopo la rinuncia ai lavori di Cotau, aveva ipotizzato che, al netto dei tempi burocratici per bandi e gare, l’opera si sarebbe potuta terminare in altri dieci mesi. Certo serviranno verifiche estese per assicurarsi che i continui cambi di responsabilità non abbiano avuto ripercussioni sul futuro snodo ferroviario: prima del fallimento di fine 2017, infatti, un altro stop si era verificato in estate, quando ad abbandonare il campo era stata la prima assegnataria dei lavori, la Cdc di Modena, anche lei ritiratasi dopo aver dichiarato il proprio dissesto finanziario. E’ a quel che la «palla» era passata a Cotau, con il consorzio Kostruttiva alle spalle impegnato a coprire i debiti della ditta uscente (e una previsione di fine lavori entro undici mesi).
Ora i fondi del Cipe riaprono la partita: «Consentiranno di realizzare le stazioni della Gazzera e di via Olimpia con certezza di risorse — spiega l’assessore regionale continua De Berti — La nostra richiesta ha trovato accoglimento e ora potremo procedere a riappaltare l’intervento ai costi iniziali. Le stazioni appaltanti saranno tre, per un totale di circa 14 milioni». Impossibile comunque rispettare la data di inaugurazione prevista fino all’anno scorso, del primo gennaio 2019, torna quindi d’attualità la questione del passaggio in sicurezza dei residenti della zonai, bloccati tra strade e rotaie ormai da troppi mesi. Al vaglio l’ipotesi di una bretella provvisoria o di aprire temporaneamente la strada di servizio riservata ai mezzi della Cav (la società che gestisce la tangenziale e il Passante), che andrebbe però adeguata al traffico privato. Completamente coperti, invece, i costi per le opere viabilistiche complementari al progetto, come spiegava ancora due mesi fa il capo di gabinetto di Ca’ Farsetti, Morris Ceron: «Abbiamo messo a bilancio due milioni di euro per sostenere le spese delle opere di urbanizzazione: rotatorie cieche, marciapiedi, illuminazione». La speranza ora è di vedere escavatrici ed operai all’opera già entro l’estate, una volta superate tutte le pratiche che accompagnano la curatela fallimentare e le gare d’appalto.