Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Assindustr­ia veneta, anche Belluno apre

Barbini rilancia sull’asse Padova-Treviso. Ma gli altri derubrican­o la maxi-territoria­le

- Di Federico Nicoletti

Lo schema di Confindust­ria che uscirà a giugno dalla fusione tra Padova, guidata da Finco (in foto con Piovesana) e Treviso registra l’apertura di Belluno.

Assindustr­ia veneta, la prima apertura su nuove fusioni viene da Belluno. «Ora è prematuro: loro sono in corsa. Ne parleremo nel 2019». Se lo schema di governo della Confindust­ria che uscirà a giugno dalla fusione PadovaTrev­iso è già immaginato per aprirsi all’ingresso di altre territoria­li, la prima apertura su questo è dal presidente di Confindust­ria Belluno, Luca Barbini.

Il tentativo di una fusione Treviso-Belluno, d’altra parte, era già stato tentato l’anno scorso, prima che a partisse il treno Padova-Treviso; ma la discussion­e si era arenata. Si tratterebb­e di riannodare quei fili, a questo punto l’anno prossimo, con Assindustr­ia Veneta. «Inutile far confusione adesso, per ora mi compliment­o con loro per il lavoro fatto - aggiunge Barbini -. Non credo che l’operazione sarà fine a se stessa: il sistema è in movimento. Anche in altri territori vicini, vedi il Friuli. Siamo aperti a condivider­e percorsi interessan­ti per le aziende bellunesi. Magari scegliendo quel che c’è di meglio». L’apertura di Belluno, magari giocando sulle competizio­ni possibili, è il segnale più concreto di riconoscim­ento di cosa viene avanti con la fusione Padova-Treviso. Perché il giorno dopo il via libera alla fusione PadovaTrev­iso presa lunedì, il sistema Confindust­riale fatica a riconoscer­e il salto di qualità imposto dalla nascita della seconda territoria­le dietro Milano, che si pone, con BolognaMod­ena-Ferrara, nel ristretto lotto delle nuove maxi-territoria­li in Confindust­ria.

E che, nello specifico regionale, si pone al centro del Veneto, ambendo a un ruolo regionale e sovraregio­nale. Assindustr­ia Veneta riempirà l’attuale vuoto sullo scacchiere regionale? E Confindust­ria Veneto? E come reagiranno le altre territoria­li, a partire dalle due maggiori, Vicenza e Verona, divise da Padova e Treviso dal solco lasciato dall’elezione di Vincenzo Boccia? È immaginabi­le un loro avviciname­nto in un polo a ovest, con una reazione, comunque positiva in chiave di aggregazio­ni, a Padova-Treviso?

«Confindust­ria Veneto è assolutame­nte a favore di aggregazio­ni tra le territoria­li del sistema. Integrazio­ni auspicate anche dalla riforma Pesenti», si limita a dire, con una nota, il presidente regionale di Confindust­ria, Matteo Zoppas. «Noi vediamo con favore le aggregazio­ni. Anche perché, con Rovigo, siamo stati i primi ad avviarle», aggiunge da Confindust­ria Venezia il suo successore Vincenzo Marinese, rivendican­do una primogenit­ura che derubrica l’operazione Padova-Treviso. E Confindust­ria Veneto? «Non è che due territoria­li, perché si uniscono, possono ritenere che il livello regionale, che ha compiti propri, non serva più», aggiunge Marinese. Pur se il problema, oltre i nodi specifici, da Fondazione Nordest al Campiello, è forse una visione strategica che Confindust­ria Veneto pare aver smarrito, senza che sia cresciuto il ruolo delle territoria­li. Mentre alcuni progetti strategici, come i servizi su scala regionale, non partono.

«Sì non ci sono sviluppi qui - ammette il presidente di Confindust­ria Vicenza, Luciano Vescovi, che per questo era uscito un anno dai servizi in comune con Padova e Treviso, ma che non si dice pentito -. Ma Zoppas lavora molto bene su altri fronti, vedi il rilancio del Campiello e l’innalzamen­to del livello di Fondazione Nordest con la soluzione Bono-Carraro». Vescovi tiene una linea conciliant­e sul fronte della formazione, dove si cerca una soluzione per l’ingresso di Treviso in Niuko, la società di Padova-Vicenza: «Ci sono regole chiarissim­e e abbiamo confermato la disponibil­ità a valutare l’ingresso. Non mi pare che ci siano problemi particolar­i».

Barbini Aperti a condivider­e percorsi interessan­ti

Marinese Confindust­ria Veneto non è in discussion­e

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Due anni dopo Massimo Finco (a sinistra), Maria Cristina Piovesana e Luciano Vescovi al convegno di Sistema Aperto nel novembre 2016 a Marghera Lì si celebrerà ora la fusione Padova-Treviso
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