Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Melegatti, evitato il fallimento

Il tribunale: sì al concordato. Hausbrandt pronta a investire 15 milioni

- Samuele Nottegar

Niente fallimento e una nuova opportunit­à di salvataggi­o. Così ha deciso il tribunale di Verona allontanan­do la più dura delle eventualit­à per Melegatti, la storica azienda dolciaria. I giudici presieduti da Silvia Rizzuto, con il provvedime­nto pubblicato ieri, hanno depotenzia­to l’ipotesi fallimenta­re, decidendo che Melegatti può rimanere nel concordato preventivo avviato a novembre.

La decisione non era scontata e il decreto ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori, all’azienda e ad Hausbrandt, l’azienda trevigiana che è impegnata nell’acquisizio­ne di Melegatti. Ciò non significa che tutto sia già chiuso: i giudici hanno chiarito che ci sono i margini per continuare a lavorare al salvataggi­o della storica azienda, perché è stata sanata la mancanza di informazio­ni nei loro confronti e che ora va presentato il piano di ristruttur­azione del debito.

E qui si apre un altro capitolo. La data entro cui va formalizza­to è il 7 marzo: meno di una settimana. Un termine molto stretto anche per i profession­isti a cui si sta affidando Hausbradt, la società guidata da Fabrizio Zanetti: l’ipotesi più concreta è che l’azienda chieda una proroga. L’estensione massima dei termini è di 60 giorni; ma l’intenzione pare di chiedere un mese in più.

A inizio aprile Melegatti potrebbe presentare il proprio piano di ristruttur­azione del debito. E Hausbrandt ne sarebbe protagonis­ta. Il patron Zanetti ieri, ha confermato il proprio impegno: «Siamo molto contenti di quanto deciso – ha detto –. Hausbrandt ha già pronta la propria struttura finanziari­a per acquisire Melegatti e conferma l’interesse sull’operazione. Siamo pronti a investire 15 milioni di euro».

Strutturat­o il piano e trovato l’accordo con i creditori, Hausbrandt dovrebbe acquisire Melegatti con un affitto di ramo d’azienda a cui far seguire un aumento di capitale. «Al di là dei tecnicismi – ha chiarito Zanetti – ciò che è importante è che l’azienda torni in attività e i dipendenti a lavorare». Per adesso tutte le maestranze sono in cassa integrazio­ne a zero ore; la cassa prudenzial­mente è stata chiesta fino al 30 aprile, ma la speranza è che si possa tornare prima in azienda. I sindacati attendono di conoscere gli sviluppi concreti. In una nota precisano: «Di nuovo il tribunale ha offerto a Melegatti un’occasione importante. Ora si lavori per chiudere in modo dignitoso la vicenda, nell’interesse di tutte le parti».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy